Racconigi, la minoranza critica il progetto del sottopasso ferroviario

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Si scaldano i toni a Racconigi tra l’Amministrazione e la minoranza: tema dello scontro il progetto del sottopasso in via Caramagna.

Racconigi sottopasso ferroviario
La planimetria del progetto di sottopasso a Racconigi

“Pensavamo che per i racconigesi fossero sufficienti 2 anni di ritardi accumulati sul sottopasso, causati dal continuo rimpallo dell’Amministrazione Oderda sulla necessità di sottoporre l’opera alla V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale). Invece il conto rischia di diventare ancora più salato per i nostri concittadini“: a dichiararlo in un comunicato sono i consiglieri Enrico Inverso, Andrea Maero e Rinuccia Bergia, insieme alla candidata sindaco Patrizia Gorgo

Nelle scorse settimane è stato pubblicato sul sito della Provincia di Cuneo il documento di riesame del progetto del sottopasso di via Caramagna a Racconigi : “Da questo documento apprendiamo che RFI (proponente del progetto di eliminazione dei passaggi a livello) ha fatto delle correzioni al progetto definitivo per evitare sì la VIA, ma con una serie di conseguenze che verranno scaricate sul nostro Comune. Il primo risultato è un declassamento di via Caramagna a strada comunale, che comporterà l’assunzione da parte del Comune di Racconigi di tutti gli oneri di manutenzione del sottopasso, delle pompe idrauliche, della sicurezza e degli interventi in caso di allagamento”. 

Continuano i consiglieri: “Inoltre la velocità di percorrenza sarà sotto i 30 km/h, limite che la stessa Provincia definisce “incompatibili con il flusso dei mezzi di soccorso”. Ora ci domandiamo: quando l’Amministrazione è venuta a conoscenza di tutto ciò? Ci sono stati dei tentativi di mediazione con RFI per trovare una soluzione meno costosa per Racconigi? A quanto ammonteranno le spese a carico dei cittadini?”. 

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La minoranza passa poi a sottolineare altri problemi: “Dal documento della Provincia emergono inoltre le osservazioni pervenute da ASL CN1, Alpi Acque, ACDA, Consorzio irriguo San Giuseppe in merito a una falda acquifera, un canale e condotte dell’acquedotto che verrebbero impattate dai lavori, ma che non sono state tenute in considerazione nei progetti. Com’è stata possibile una tale superficialità in un’opera del genere? Ci lascia francamente sconcertati il fatto che questa amministrazione non abbia provveduto a segnalare a RFI tempestivamente la presenza di questi ostacoli in fase di progettazione preliminare e definitiva”.

Concludono i consiglieri: “Resta poi ancora aperta la questione del sottopasso che conduce alla Tagliata, che ad oggi non è progettato per essere aperto alla viabilità delle autovetture, ma solo dei carri funebri che si recano al cimitero. La nostra proposta rimane quella che abbiamo inoltrato alla Provincia, cioè di renderlo percorribile da tutti i veicoli“.

Non tarda ad arrivare la risposta dell’Amministrazione: “Leggiamo le considerazioni sui sottopassi della minoranza e non possiamo che rimanere attoniti. Tante parole sono
riconducibili a mediocrità, approssimazione ed una palese malafede. Per quanto riguarda il documento citato si tratta unicamente di un procedimento nell’ambito del quale la stessa Provincia sulla base di ulteriori approfondimenti presentati da RFI e condivisi altresì dalla Regione Piemonte, ha ritenuto che il progetto avesse le caratteristiche per non essere sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale”.

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Continuano dall’Amministrazione: “Le modifiche apportate al progetto originario da RFI, anche perorate dal nostro Ente e condivise con la stessa Provincia, nell’ambito delle ordinarie interlocuzioni, hanno portato alla soluzione più rapida e alla possibilità di risolvere un problema che da oltre 40 anni affligge il territorio comunale“.

E concludono: “Ancor più paradossale sarebbe il rinunciare alla realizzazione dell’opera in virtù della necessità di porre a carico dell’Ente le pompe utili a prevenire gli allagamenti in caso di emergenza, nel caso queste dovessero essere di competenza del nostro Comune.
Siamo certi che i cittadini che da “forse” troppo tempo attendono una soluzione al contenimento di emissioni inquinanti caratterizzanti l’area non possono che accogliere, come noi, con entusiasmo il risultato che la nostra città ha raggiunto”.

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