A Carmagnola solo un elettore su tre (il 33%) è andato a votare per i referendum su lavoro e cittadinanza, che non hanno raggiunto il quorum a livello nazionale.

Bassa affluenza anche a Carmagnola per i referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno 2025, con solo un terzo degli aventi diritto (7.204 persone su 21.467 elettori) che si è recato alle urne per esprimere il proprio voto.
La percentuale di votanti è stata infatti di circa il 33% per ciascuno dei cinque quesiti: un dato lievemente più basso rispetto alla media della Provincia di Torino (dove l’affluenza ha raggiunto il 39,3%) ma decisamente superiore al 15% registrato nel 2022 per i referendum sulla Giustizia.
In ogni caso, a livello nazionale si è recato alle urne il 30,8% degli elettori: pertanto, non essendo stato raggiunto il quorum del 50%+1 dei votanti rispetto agli aventi diritto, la consultazione risulta nulla.
Questo, comunque, il dettaglio dei voti espressi in città per ciascun quesito, con 61 schede nulle e 75 bianche:
- Reintegro licenziamenti illegittimi: 6.229 sì (88,4%), 818 no (11,6%)
- Licenziamenti e limite indennità: 6.106 sì (86,7%), 938 no (13,3%)
- Tutela contratti a termine: 6.205 sì (88,2%), 828 no (11,8%)
- Responsabilità infortuni sul lavoro: 6.077 sì (86,2%), 975 no (13,8%)
- Cittadinanza italiana: 4.351 sì (61,6 %), 2.717 no (38,4%)
A favore del “Sì” si erano espressi il sindacato CGIL, promotore dei referendum, e diversi partiti di centrosinistra, tra cui PD, AVS e M5S (che lasciava libertà di voto sull’ultimo tema); posizioni più variegate per i centristi di Italia Viva e di Azione con Calenda; cinque “No” per Noi Moderati; il resto delle forze che compongono l’attuale maggioranza di governo aveva invece invitato all’astensione.