Rischio alluvione a Carmagnola, il punto in Consiglio comunale

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L’assessore alla Protezione Civile del Comune di Carmagnola, Roberto Gerbino, ha risposto a un’interrogazione presentata da Azione sul rischio di alluvione in città, facendo il punto sui piani previsti in caso di emergenza.

rischio alluvione a Carmagnola
Carmagnola: in Consiglio comunale il punto sul rischio di alluvione e sulle procedure di Protezione Civile in caso di emergenza [immagine di repertorio]
«A che punto sono i piani di Protezione Civile del Comune di Carmagnola e quali scelte sono state adottate per gestire un’eventuale rischio di alluvione ed emergenza per il dissesto idrogeologico?».

Le domande sono state presentate, con un’interrogazione in Consiglio comunale, dal capogruppo di Azione, Roberto Frappampina, sulla scia anche dei recenti eventi che hanno colpito l’Emilia Romagna.

«Quali iniziative sono state adottate nel corso degli ultimi anni per migliorare la difesa di Carmagnola? -ha chiesto quindi il consigliere di opposizione- Come agirebbe la struttura comunale e con quali tempistiche? È attivo o attivabile un numero verde a cui i cittadini possano rivolgersi?».

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L’assessore Roberto Gerbino ha fatto il punto: «Il piano è aggiornato a marzo dello scorso anno, e non solo per quanto riguarda le alluvioni -ha esordito- Si tratta di un documento specifico, che prevede tutto nel dettaglio, compresa l’eventuale attivazione della sala operativa (il cosiddetto COC, Centro Operativo Comunale), che viene decretata dal sindaco in caso di emergenza almeno arancione, dando priorità a scuole e strutture sanitarie».

Per quanto riguarda le manutenzioni, i più recenti lavori hanno innanzitutto riguardato il torrente Meletta, ultimati a settembre 2022 per un totale di 750 mila euro, oltre a diversi interventi su strade rurali, ponti e rii secondari.

Tra questi, la pulizia dell’alveo del Ricchiardo, che insieme proprio al Meletta rappresenta storicamente uno dei corsi d’acqua più pericolosi per la città. »C’è anche un progetto dell’AIPO per togliere ottomila metri cubi di ghiaia dal fiume Po, previsto entro agosto», ha aggiunto l’assessore.

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Gerbino ha quindi elencato le diverse procedure previste in caso di apertura del COC, incluse eventuali aree di assistenza alla popolazione e per l’atterraggio di emergenza di mezzi di soccorso.

«C’è una cartina che individua tutti i punti a rischio, in relazione a ogni tipologia di emergenza (alluvioni, terremoto, ecc.) -ha aggiunto Gerbino- Con la Protezione Civile abbiamo inoltre fatto sensibilizzazione tra i cittadini e nelle scuole per accrescere la consapevolezza nella popolazione».

L’assessore ha quindi concluso ricordando che le App Io e La Mia Città forniscono avvisi in caso di allarme per temporali, rischio alluvioni, chiusura strade e simili, escludendo invece di fatto l’attivazione di un Numero Verde specifico in quanto vi sono già il centralino della Polizia locale e i numeri nazionali di emergenza.

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