Santena: al via la modifica del piano regolatore

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L’Amministrazione di Santena ha deliberato una nuova variante al piano regolatore comunale.

Roberto Ghio eletto sindaco di Santena
Il sindaco di Santena Roberto Ghio

Dopo due anni dall’ultima variazione approvata, l’Amministrazione Comunale di Santena ha deliberato una nuova Variante Parziale al Piano Regolatore Generale Comunale, adeguandolo al “Rapporto Preliminare di assoggettabilità alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica)” e alla “Verifica di compatibilità acustica”.

Nel 2018 l’Amministrazione Comunale ha avviato una fase di ascolto della cittadinanza, diffondendo un questionario da compilare in forma anonima per raccogliere idee e opinioni, per individuare le priorità di intervento sulla città e gestirle con gli strumenti più efficaci, seguendo una visione complessiva di interesse generale” spiega Roberto Ghio, sindaco della città e assessore alla pianificazione territoriale nella passata legislatura.

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Il Rapporto Preliminare di assoggettabilità alla VAS della Variante Parziale, redatto dallo Studio Paglia a firma dell’architetto Giancarlo Paglia, prevede la retrocessione di lotti classificati come edificabili e l’allocazione di altre aree per le quali è sopraggiunto l’interesse di ampliare fabbricati già esistenti o realizzare nuovi edifici. Esso prende in considerazione le richieste dei cittadini per cubature in più non speculative e una decina di abitazioni con una cubatura non oltre i 120 metri quadri, diventando di fatto una variante a saldi zero. Quindi per ogni terreno che diventa agricolo si libereranno di conseguenza dei terreni per edificare.

Il vicesindaco Paolo Romano spiega “La variante prima di essere approvata definitivamente avrà due passaggi in Consiglio Comunale; quindi, il completamento sarà tra qualche mese”.

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Conclude il sindaco: “L’evoluzione legislativa e culturale degli ultimi tempi ha progressivamente affermato la necessità di garantire una sempre più ampia e responsabile partecipazione ai processi di pianificazione urbanistica. Questo progetto va nella direzione di “consumo zero del suolo” anche rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030. Ci permetterà di motivare la cittadinanza a ristrutturare e ampliare edifici esistenti a sfavore delle nuove costruzioni e al consumo di aree verdi, con beneficio dell’ambiente e del decoro urbano”.

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