Triste notizia per gli utenti dello scuolabus di Piobesi Torinese: per questo anno scolastico il servizio non partirà.
Con il passare degli anni, infatti, il numero di utenti è costantemente diminuito, fino a raggiungere il numero di dieci persone nell’anno che si è appena concluso; in particolare le corse dell’uscita da scuola presentavano un numero ancora più limitato di bambini e ragazzi.
L’Amministrazione ha dovuto quindi fare i conti con il costo complessivo del servizio, in costante aumento per quanto riguarda il personale, la manutenzione del mezzo e l’acquisto del carburante, considerando che erano state mantenute invariate le tariffe per gli utenti.
Oltre a ciò si è dovuto anche considerare che i mezzi impiegati per il servizio risultano immatricolati negli anni 1996/1997 e sono ormai obsoleti: come segnalato dal municipio, sarebbe necessaria una loro sostituzione senza rimandare ancora la questione. Un nuovo veicolo, però, comporterebbe un investimento di circa 80 mila euro.
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Un’altra problematica che ha influenzato la scelta dell’Amministrazione riguarda poi il personale: le limitazioni imposte per l’assunzione di nuovi impiegati in questo senso hanno portato il Comune ad affidare l’incarico di autista a una sola persona.
A causa di questo compromesso è sorta però la necessità di affidare a terzi, esterni al municipio, altri compiti di competenza dell’autista. Allo stesso tempo, essendo lui da solo nel suo incarico per lo scuolabus, l’Amministrazione ha dovuto anche attivare un servizio sostituivo annuale in caso di sua malattia o assenza, che ha comportato una spesa fissa anche se non è stato sfruttato.
Considerata anche la mancanza di volontari per effettuare assistenza durante i viaggi di ritorno dello scuolabus, quindi, il Comune di Piobesi ha comunicato alle famiglie che usufruivano del servizio la dura scelta di non far partire per questo anno scolastico 2021/2022 il progetto.
“Con l’intento di offrire la massima collaborazione alle famiglie, stiamo predisponendo gli atti amministrativi per riconoscere un contributo a favore delle famiglie degli studenti pendolari residenti fuori dall’aggregato urbano (case sparse) frequentanti la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado -sono le parole dell’Amministrazione nella lettera inviata alle famiglie degli utenti- Al riguardo forniremo al più presto le indicazioni sull’entità del contributo e le modalità per richiederlo“.
