Scorie nucleari, nuova riunione con i parlamentari piemontesi

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A confronto domani parlamentari piemontesi, Città metropolitana e Regione: all’ordine del giorno, ancora una volta, il deposito nazionale delle scorie nucleari. Gli amministratori locali si dicono preoccupati per le risposte di Sogin rispetto alle proprie osservazioni tecniche.

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Riunione tra la Regione e i parlamentari eletti in Piemonte sul tema del deposito delle scorie nucleari. L’Ente esprime preoccupazione per le possibili scelte di Sogin (foto: Alberto Cirio @ Facebook)

E’ fissata per domani, lunedì 20 settembre 2021, una video-riunione tra i parlamentari piemontesi, la Città metropolitana di Torino e il presidente della Regione Alberto Cirio sul tema del deposito nazionale delle scorie nucleari.

L’obiettivo è formulare ulteriori iniziative con cui ottenere modalità e tempi certi rispetto all’esame delle osservazioni presentate a Sogin.

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Si tratta di centinaia di pagine di note tecniche che sono state messe a punto da parte degli amministratori locali dei territori individuati -tra cui il Comune di Carmagnola– come potenzialmente idonei alla realizzazione del deposito: la Città metropolitana teme che non possa essere prese nella giusta considerazione.

Sogin ha infatti programmato un incontro dalla durata di una sola ora, che si terrà il 15 novembre: “Il timore degli amministratori della Città metropolitana e degli amministratori comunali interessati è che questa modalità, insieme ai tempi contingentati del seminario, sia una semplice e dovuta formalità rispetto a una scelta già avvenuta e sulla quale i territori non sarebbero stati assolutamente informati“, dichiarano dall’Ente provinciale.

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Le aspettative sono importanti, anche alla luce dei dati raccolti negli ultimi mesi nei siti di Carmagnola e di Mazzè, potenzialmente interessati alla collocazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari -concludono da Città metropolitana di Torino- Riteniamo che i due Comuni non avrebbero dovuto rientrare nella Carta nazionale che individua le aree potenzialmente interessate all’ubicazione, tanto più con la classificazione come aree ottimali“.

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