Il PD locale e regionale esprime “vicinanza ai lavoratori” della Teksid Aluminium di Carmagnola, colpita da un incendio a inizio settimana, auspicando che le attività possano riprendere presto a pieno regime.

«Occorre massima celerità per ripristinare la produzione e preservare i posti di lavoro, nella massima sicurezza» è l’appello lanciato da Monica Canalis, vicepresidente della commissione Lavoro e Attività produttive del Consiglio regionale, e da Sabrina Quaranta, segretaria del PD di Carmagnola, dopo il grave incendio che ha colpito la Teksid Aluminium nella notte tra il 5 e il 6 ottobre.
L’azienda, principale industria della città, produce componenti per veicoli commerciali e impiega complessivamente un migliaio di lavoratori: circa 650 dipendenti diretti Teksid, a cui si aggiungono i contratti interinali.
Dopo il rogo, sottolineano le due esponenti Dem in una nota stampa congiunta, «una parte della produzione è bloccata, con lavoratori interinali che rischiano di essere lasciati a casa a breve, alcuni dipendenti in cassa integrazione e altri costretti a utilizzare le ferie arretrate».
Canalis e Quaranta chiedono chiarezza sulle origini dell’incendio, che ha interessato un modulo entrato recentemente in funzione e composto da otto container a carboni attivi, utilizzati per l’abbattimento delle emissioni derivanti dalla produzione di alluminio durante il processo di fonderia.
«Perché è andato a fuoco un impianto di recentissima costruzione, costato a Stellantis oltre due milioni di euro? L’impianto era stato collaudato correttamente prima di essere messo in funzione? L’azienda ha intenzione di ricostruirlo?», chiedono.
E aggiungono, esprimendo “massima vicinanza ai lavoratori”: «stiamo monitorando da vicino la situazione, augurandoci che al più presto queste domande abbiano risposta e che possano riprendere le attività a pieno regime, in quanto la Teksid rappresenta il cuore pulsante dello sviluppo industriale del Carmagnolese e dell’occupazione del territorio».












































