Vaccino anti-Covid: aggiornamenti dalla Regione Piemonte

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La Regione Piemonte ha deciso di prorogare al 30 novembre l’accesso diretto alla prima dose del vaccino anti-Covid; sono inoltre partite -con alcuni giorni di anticipo- le prenotazioni della terza dose per gli over60.

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Aggiornamenti dalla Regione per accesso diretto e somministrazione della terze dose del vaccino contro il Covid (foto: Regione Piemonte)

Al termine della riunione settimanale dell’Unità di Crisi per l’emergenza Covid, la Regione Piemonte ha annunciato alcune nuove decisioni riguardanti la campagna regionale di somministrazione del vaccino alla popolazione.

È stato innanzitutto prorogato al 30 novembre l’accesso diretto alla prima dose, misura rivolta a tutti i piemontesi -con età uguale o superiore ai 12 anni- che non si sono ancora vaccinati. Tale decisione è stata adottata per continuare a incentivare e rendere il più possibile agevoli le nuove adesioni alla vaccinazione.

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Sono anche partite le prenotazioni della terza dose per tutti i cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni che hanno già completato il percorso vaccinale da almeno sei mesi. Visitando il portale www.ilPiemontetivaccina.it, possono selezionare e scegliere sia giorno e ora dell’appuntamento che l’hub in cui recarsi.

Anche coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson da almeno sei mesi, potranno ricevere il richiamo con Pfizer. Resta ancora valida fino al 31 ottobre, sempre per la fascia over60, anche la possibilità di accesso diretto agli hub.

Tra i 60-79enni che finora in Piemonte hanno concluso il ciclo vaccinale -che sono oltre 680 mila- 164 mila possono già accedere alla terza dose, avendo ricevuto l’ultima da almeno sei mesi, come previsto dalle disposizioni ministeriali.

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Altra decisione sorta dalla riunione dell’Unità di Crisi è stata quella di porre in “stand by” l’hub del Valentino -dopo quasi 40 mila persone vaccinate– a fronte dell’avanzamento della campagna vaccinale e visto anche l’abbassamento delle temperature che implicherebbe un elevato costo di riscaldamento.

Il centro resterà pronto in configurazione ospedaliera, qualora dovesse essere necessario, anche se, al momento, in Piemonte si conferma una bassa occupazione dei posti letto per Covid e la situazione è sotto controllo, per cui ci si augura che questa ipotesi non debba verificarsi.

Verrà inoltre convocata nei prossimi giorni una riunione straordinaria della Regione Piemonte per fare il punto sulla situazione negli aeroporti piemontesi e valutare eventuali criticità, soprattutto per gli arrivi dai Paesi in cui si riscontra al momento un incremento importante del contagio.

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