Impiantato il primo vigneto sperimentale a Caramagna Piemonte

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L’azienda agricola “I Meani”, che opera sul territorio di Caramagna Piemonte e dintorni, ha impiantato il primo vigneto sperimentale del luogo, per valorizzare la biodiversità e la storia locale.

vigneto Caramagna
“Conoscere il passato si è rivelato una punto di forza e uno stimolo a innovarsi: proprio la pubblicazione degli Statuti di Caramagna Piemonte del 1431 contiene riferimenti a coltivazioni miste, tra cui ortaggi e vigneti. La presenza di vigneti in tempi così remoti ci ha spinti a piantare a Caramagna il primo vigneto sperimentale”

Sostenibilità, innovazione e tradizione: questi sono gli i valori dell’azienda agricola “I Meani agricoltura“, che opera a Caramagna Piemonte e dintorni e che ha recentemente impiantato sul territorio il primo vigneto sperimentale.

L’attività è stata fondata da due giovani agricoltori, Gioele Postiglioni e Giacomo Gallo, che si occupano di viticoltura e di orticoltura.

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Abbiamo scelto un percorso lavorativo che ci facessi riscoprire i valori del territorio, a contatto con la terra e con le nostre origini -spiega Gioele I nostri familiari lavorano in altri ambiti, quindi è un progetto del tutto nuovo, nato dalla passione comune per il vino. È stato molto importante l’appoggio di Pietro Gallo, imprenditore di Caramagna”.

Conoscere il passato si è rivelato una punto di forza e uno stimolo a innovarsi: “Proprio la pubblicazione degli Statuti di Caramagna Piemonte del 1431 contiene riferimenti a coltivazioni miste, tra cui ortaggi e vigneti. La presenza di vigneti in tempi così remoti ci ha spinti a piantare a Caramagna il primo vigneto sperimentale“.

Ci interesserebbe creare un prodotto nuovo e giovanile, da gustare in compagnia, e di avviare collaborazioni con aziende agricole del territorio -spiegano dall’azienda agricola- Nei prossimi anni, vorremmo coinvolgere maggiormente anche il pubblico, con visite al vigneto; al momento, è prevista una visita dell’estate ragazzi cittadina.

Che cosa caratterizza i vostri vigneti?
L’azienda presta molta attenzione alla sostenibilità, specialmente nell’uso dell’energia elettrica. Inoltre, le viti non sono irrigate e per noi è fondamentale evitare lo spreco d’acqua. Ci siamo anche legati alla tradizione: il nostro frutteto ha varianti antiche e, durante l’inverno, altre aziende agricole ci affidano delle arnie, per creare nuove famiglie di api e favorire l’impollinazione.

In che modo operate?
Il primo vendemmiato sarà quello della vendemmia 2022. Non abbiamo uno spaccio, ma in futuro potremmo aprirlo. Per ora la vendita dei prodotti avviene esclusivamente online, con consegne a domicilio. 

Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Ci interesserebbe creare un prodotto nuovo e giovanile, da gustare in compagnia, e di avviare collaborazioni con aziende agricole del territorio. Nei prossimi anni, vorremmo coinvolgere maggiormente anche il pubblico, con visite al vigneto; al momento, è prevista una visita dell’estate ragazzi cittadina.
Uno dei nostri obiettivi è produrre una bollicina tipica di Caramagna, un prodotto legato al Piemonte, senza rinunciare alla sensibilità verso il territorio e la sua biodiversità
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