A Poirino un Consiglio comunale straordinario contro il deposito nucleare

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L’Amministrazione di Poirino ha convocato un Consiglio comunale straordinario per ribadire la propria contrarietà all’ipotesi di creare il deposito nucleare nazionale a Carmagnola.

Poirino Consiglio comunale nucleare
A Poirino Consiglio comunale straordinario contro il deposito nucleare che potrebbe sorgere a Carmagnola, in località Casanova

Nella giornata di oggi, mercoledì 20 gennaio 2021, a Poirino si terrà una seduta straordinaria e urgente del Consiglio comunale, il cui argomento in discussione sarà l’ipotesi di costruire a Carmagnola il deposito nucleare nazionale.

I consiglieri saranno chiamati a sostenere le osservazioni già votate dal Consiglio comunale di Carmagnola, che ha espresso la propria contrarietà alla proposta del Governo e di Sogin di costruire il deposito italiano di scorie radioattive a Casanova, nella parte nord-est della città, non lontano dai Comuni di Poirino e Villastellone.

Consiglio comunale contro il deposito nucleare a Carmagnola

La notizia che nel nostro territorio era stata individuata un’area idonea per l’insediamento di un deposito di rifiuti radioattivi è sopraggiunta come un fulmine a ciel sereno e ha lasciato me, e l’Amministrazione che ho l’onore di guidare, letteralmente esterrefatta –commenta la sindaca Angelita Mollo– E’ dal 1995 che sono in Amministrazione e la promozione del territorio è sempre stata il comune denominatore del mio lavoro: per questo motivo credo sia nostro dovere schierarci al fianco di Carmagnola in questa battaglia”. 

Il Comune di Poirino ha anche prodotto una relazione di più di 700 pagine, elencando tutte le motivazioni per cui costruire il deposito nazionale di scorie nucleari a Carmagnola sarebbe un errore.

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Sono stati presi in considerazione diversi fattori tra cui la presenza di zone agricole di pregio e i prodotti enogastronomici tipici del territorio, tra i quali la Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino. L’elaborato è stato inviato alla Città Metropolitana di Torino e alla Regione.

Ci sono davvero tante motivazioni che fanno dire no all’ipotesi di un deposito nucleare nel nostro territorio –conclude la sindaca Mollo- Un no sostenuto dalla documentazione prodotta dall’assessore Marco Sisca con l’aiuto dell’assessore Luigi Sandri, dai consiglieri Annamaria Cavagliato e Gianfranco Gariglio, con il fondamentale supporto degli uffici comunali”.

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