Il Governo ha assegnato 42 milioni alla Regione per quasi mille interventi di ripristino dei danni delle alluvioni che hanno colpito gran parte del Piemonte dal 21 al 25 novembre 2019.
Sono 42 i milioni di euro ottenuti dalla Regione Piemonte per circa mille interventi di ripristino dei danni delle alluvioni che hanno colpito gran parte del territorio regionale dal 21 al 25 novembre scorsi.
I beneficiari dei contribuiti saranno direttamente i sindaci dei Comuni colpiti, i Presidenti delle province e i Direttori degli altri Enti pubblici che si occupano dell’esecuzione dei lavori. «Sappiamo bene quanto sia importante per i territori e per i Comuni, soprattutto i più piccoli, avere risorse economiche sufficienti per coprire le spese sostenute per il ripristino di strade, ponti, edifici e infrastrutture -sottolinea l’assessore regionale alla Protezione Civile, Marco Gabusi- Nonostante la difficilissima situazione sanitaria legata al Coronavirus, a cui sta seguendo quella economica, abbiamo continuato a lavorare con gli uffici locali e centrali affinché non si perdesse nemmeno un giorno per ottenere i contributi di cui necessitiamo. Ringrazio a questo proposito il capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, che in piena emergenza ha firmato con sollecitudine l’approvazione del piano di interventi presentato, consentendo così di arrivare all’ordinanza in tempi rapidissimi».
Allerta idrogeologica a Carmagnola e dintorni: gli aggiornamenti
Gli interventi di ripristino delle opere e delle strutture danneggiate a novembre sono precisamente 995 in tutto il Piemonte: 371 nell’Alessandrino per 16,5 milioni di euro, 137 nell’Astigiano per 7 milioni, 38 nel Biellese per circa 615 mila euro, 220 nel Cuneese per quasi 6 milioni di euro, 99 nel Torinese per 4 milioni, 20 nel Verbano Cusio Ossola per oltre 1,2 milioni, 17 nel Vercellese per 456 mila euro e altri 93 interventi in tutta la regione gestiti da Enti di protezione del territorio e della popolazione per 6,3 milioni.
Il valore economico degli interventi è di vario tipo: da centinaia di migliaia di euro per il ripristino dei sistemi di sicurezza dei fiumi o delle sedi stradali fino a piccole somme per chiudere le buche o lavori di pulizia e di sistemazione. La copertura finanziaria del piano di interventi è assicurata dalle risorse del Fondo nazionale delle emergenze.
Nei prossimi giorni i Comuni e le Province riceveranno dagli uffici tecnici regionali la comunicazione con la richiesta della documentazione necessaria per ottenere l’erogazione del contributo.
Tale erogazione può avvenire in due modi: in un’unica soluzione a saldo delle spese già sostenute o con un acconto del 40% a verbale di somma urgenza e 60% a rendicontazione finale delle spese sostenute.
