Carignano, l’intervista delle allieve del Bobbio allo chef stellato Mandura

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Christan Mandura, chef dello stellato “Unforgettable” di Torino ed ex allievo del Bobbio di Carignano, si è recentemente raccontato in un’intervista ad alcune studentesse dell’Istituto, in occasione della cena di fine anno al ristorante didattico.

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Lo chef Christian Mandura, ospite al ristorante didattico del Bobbio di Carignano, insieme alla Dirigente Claudia Torta e alcuni allievi

Chef del ristorante “Unforgettable” di Torino, appena decorato di una stella MichelineChristian Mandura è anche ex studente del “Norberto Bobbio” di Carignano,  dove -recentemente tornato in occasione della cena di fine anno– ha raccontato la propria esperienza in un’intervista realizzata da due allieve della 3C, Erika Ottaviani e Ingrid Pisano.

Che ricordi ha di questa scuola?
Belli, giovani e spensierati. Sono stati dei begli anni. Sono ricordi di un adolescente,
quindi con sicuramente meno impegni, meno responsabilità.

La formazione che le ha fornito la scuola è servita nel suo lavoro?
Se l’avessi affrontata con maggior consapevolezza sicuramente sarebbe servita di più, solo
che, come tutti a quell’età, la si affronta in maniera approssimativa e quindi mi è venuta a
servire meno. Nonostante la giovane età bisogna accettare con una decisione maggiore quello che la scuola fornisce quotidianamente.

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Che consiglio darebbe a noi allievi di oggi?
Di riuscire in qualche modo ad approfittare di quei cinque anni che uno deve affrontare all’interno di questo istituto per apprendere. Inizialmente può sembrare di no, ma in realtà poi capisci che tutto serve, quello che la scuola ti lascia è importante.

Qual è l’aspetto che le piace di più del suo lavoro?
La creatività, il fatto che possiamo metterci sempre in discussione tutti i giorni e fare un po’ quello che ci piace.

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Come ha fatto ad ottenere la stella Michelin?
Certamente ci siamo impegnati tanto, è una cosa che non ti aspetti e che non puoi calcolare. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo fatto un bellissimo lavoro: gli ospiti erano
contentissimi, noi eravamo felici di come lavoravamo e la somma di queste cose ha permesso che poi quel riconoscimento arrivasse, anche se è stato inaspettato, siccome i giudici lavorano in incognito. Facciamo star bene la gente e stiamo bene noi, il risultato di queste due cose insieme è che il luogo in cui si lavora è interessante. I ragazzi che lavorano con me ci sono dal primo giorno, a volte io manco e il ristorante va avanti comunque. È un progetto di gruppo, siamo sei persone tutte giovani.

Quali sono i suoi progetti futuri?
Sicuramente di migliorarsi ancora; quando abbiamo preso la stella eravamo ancora
in tre nel ristorante, ora siamo in sei, quindi è cambiato il mondo lì dentro. Sappiamo che
possiamo migliorarci sotto tantissimi punti di vista e vogliamo farlo, vogliamo standardizzare quella che è la nostra offerta, anche dal punto di vista economico e far quadrare i conti. Conto che questo non sia il mio progetto finale, anzi… è solo l’inizio!

Pubblicato il numero di aprile del BobbioPost! di Carignano