Si valuta l’allargamento dell’ex Statale 20 tra Carmagnola e Carignano

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Al via la valutazione di impatto ambientale per il progetto di allargamento della ex Statale 20 nel tratto compreso tra la Provinciale 142 e l’abitato di Carmagnola e il ponte sul fiume Po.

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Il progetto per l’allargamento dell’ex Statale 20 tra Carmagnola e Carignano prevede anche interventi per la messa in sicurezza del ponte sul Po

É stata presentata alla Città Metropolitana di Torino l’istanza di avvio della fase di valutazione di impatto ambientale per il progetto di adeguamento funzionale dell’ex Statale 20, con allargamento del tratto compreso tra la strada provinciale 142 di Carignano e l’abitato di Carmagnola, compreso il ponte sul fiume Po.

La prima sezione del progetto consiste nell’adeguamento della strada con l’allargamento e la messa in sicurezza del tratto compreso tra la rotatoria all’incrocio con la Provinciale 142 al di fuori del Comune di Carignano e l’incrocio con via Pochettino di Carmagnola.

Nello specifico, questo ultimo pezzo in questione è il sito esatto in cui, in un futuro prossimo, è prevista la costruzione di una rotatoria che assicuri un collegamento alla Variante Nord-Est, la prevista circonvallazione di Carmagnola.

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Inoltre, a metà del tracciato verrà realizzata una nuova rotatoria, che garantirà l’accesso in totale sicurezza al Polo agrario dell’Università di Torino a mezzi e pedoni, e diversi tratti di strada secondaria e poderale per rendere più funzionale l’unione della viabilità con la Provinciale 142.

Un punto dell’istanza è poi dedicato all’adeguamento del ponte esistente sul Po, che sarà sottoposto all’allargamento.

A oggi, la costruzione necessita infatti del risanamento della struttura di sostegno a causa del fenomeno della carbonatazione del calcestruzzo armato, da cui deriva la corrosione della costruzione e passivazione del ferro -spiegano i tecnici- Le operazioni che verranno effettuate sono principalmente tre: applicare un trattamento protettivo delle superfici, rinforzare le travi di bordo e sostituire gli apparecchi di appoggio e dei giunti“.

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Sempre relativamente al ponte, il terzo punto insiste sul consolidamento delle fondazioni delle pile e delle spalle per contenere il fenomeno dello scalzamento alla base: con il nuovo piano si prevede quindi il posizionamento di massi ciclopici di protezione e l’insieme di interventi per la regimentazione delle acque, utili per ridurre la probabilità di processi erosivi.

Conclude l’istanza, la risagomatura dell’alveo del Po per permettere il regolare scorrimento del fiume: a questo proposito, si intende rimuovere il materiale che si è accumulato nel tempo con il flusso detritico alluvionale e la ricalibrazione del letto attraverso la creazione di due scogliere.

Per visionare la documentazione e i progetti è possibile collegarsi alla sezione di valutazione ambientale del sito web della Città Metropolitana di Torino. Inoltre, entro il 21 luglio gli interessati potranno presentare per iscritto eventuali considerazioni. Le osservazioni dovranno essere inviate al Dipartimento Ambiente e Vigilanza Ambientale – Valutazioni Ambientali – Nucleo VAS e VIA all’indirizzo di posta elettronica certificata della Città Metropolitana di Torino (protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it) o trasmesse allo Sportello Ambiente dell’Ufficio di Deposito dei Progetti della Città Metropolitana di Torino in corso Inghilterra 7 a Torino.

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