Confagricoltura: “Peperone di Carmagnola, buona qualità nonostante il caldo”

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L’organizzazione agricola Confagricoltura Torino ha fatto il punto sulla stagione 2022 di coltivazione del peperone di Carmagnola: “la qualità del prodotto è molto buona, nonostante l’eccessivo calore estivo”.

peperone di Carmagnola Confagricoltura
“La qualità del peperone di Carmagnola quest’anno è risultata buona nonostante la siccità, con un calo di produzione dal 20 al 30 per cento”: lo dichiara Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino (foto @ Città metropolitana di Torino)

In occasione della Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola, chiusasi ieri sera, l’organizzazione agricola Confagricoltura ha fatto il punto sulla situazione della stagione produttiva 2022, delineando un quadro tutto sommato positivo.

Quest’anno la qualità è buona: la scarsità delle precipitazioni ha frenato il diffondersi di malattie fungine -sottolinea Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura TorinoLe elevate temperature hanno però creato problemi durante l’allegagione, provocando un calo nella produzione, come si è riscontrato per tutto il settore agricolo“.

Tuninetti: “un anno difficile per il peperone di Carmagnola”

A causa della prolungata siccità in Piemonte, infatti, la perdita di produzione rispetto allo scorso anno varia tra il 20 e il 30%: “Nel 2021 la produzione di peperone nell’area del Carmagnolese è stata di 180–200 quintali a giornata piemontese, pari a 470–520 quintali per ettaro; nel 2022 i raccolti si assestano a circa 300–360 quintali per ettaro, a seconda delle zone“, ha dettagliato Visca.

Anche i costi di produzione sono aumentati del circa 20-30%, a causa del rincaro dei fertilizzanti e del gasolio agricolo, mentre il prezzo dei peperoni all’ingrosso è cresciuto da 50 a 70 centesimi al chilo rispetto allo scorso anno, raggiungendo il valore di 1,70 euro al chilo, compensando in parte le maggiori spese.

Siccità, agricoltura e allevamento a Carmagnola: parla l’assessore Gerbino

Una fotografia che ricalca quanto messo già in luce nelle scorse settimane anche dal presidente del Consorzio del Peperone di Carmagnola, Domenico Tuninetti, e dall’assessore comunale all’Agricoltura, Roberto Gerbino.

La coltura del peperone, arrivata in Piemonte all’inizio del XX secolo, si è estesa velocemente nella regione grazie alle caratteristiche favorevoli del terreno di alcuni particolari areali, a partire dall’area carmagnolese. Il ciclo vegetativo dei peperoni ha inizio alla fine di marzo, mentre la raccolta avviene a partire dalla fine di luglio fino a ottobre.

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