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Definita la Carta nazionale delle aree idonee per il deposito nucleare: Carmagnola dentro o fuori?

Sogin ha definito la Carta nazionale delle aree idonee a ospitare il futuro deposito nucleare italiano: il documento è stato trasmesso al Ministero, Carmagnola spera nell’esclusione del sito di Casanova.

Sogin ha definito la Carta nazionale delle aree idonee a ospitare il deposito nucleare nazionale: Carmagnola spera nell’esclusione

Seguiamo con attenzione le fasi e attendiamo la pubblicazione“: così il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, ha commentato la notizia che Sogin ha chiuso i lavori per definire la nuova Carta nazionale delle aree idonee (CNAI) a ospitare il futuro deposito delle scorie nucleari di tutta Italia, stoppando anche alcune voci circolate sulla stampa economica.

Il documento, per ora, è stato trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica che, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), approverà la Carta di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

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La mappa verrà così resa pubblica sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’ISIN. “I tempi non dovrebbero essere lunghi -afferma Gaveglio- Si parla di fine mese come possibile data di pubblicazione“.

A quel punto si saprà se Carmagnola dovrà continuare la sua battaglia tecnico-politica per opporsi al possibile posizionamento del deposito sul proprio territorio o se, invece, le osservazioni prodotte nei mesi scorsi avranno dato i loro frutti, portando alla cancellazione dell’ipotesi di fare il deposito a nord di Casanova.

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La proposta di CNAI trasmessa al Ministero è stata predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno“, sottolineano da Sogin, l’Ente statale che sta curando la delicata partita per la localizzazione del deposito.

Dopo che la Carta verrà resa pubblica, si terrà una nuova fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito in cui stoccare le scorie nucleari italiane.

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