Deposito nucleare nazionale, Carmagnola ha presentato le osservazioni

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Sono state depositate ufficialmente le osservazioni tecniche da parte del Comune di Carmagnola contro il deposito nucleare nazionale per lo stoccaggio delle scorie radioattive italiane, insieme alle oltre 13 mila firme raccolte con la petizione popolare.

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Sogin ha individuato in un’area agricola a nord di Casanova tra i siti italiani potenzialmente idonei alla creazione del deposito nazionale delle scorie radioattive

Il Comune di Carmagnola ha ufficialmente presentato le proprie osservazioni tecniche per contrastare l’ipotesi di creare a nord di Casanova il deposito nucleare nazionale, per lo stoccaggio delle scorie radioattive italiane.

I documenti tecnici sono stati caricati il 1° luglio sulla piattaforma messa a disposizione da Sogin, l’Ente statale che gestisce il processo per la localizzazione della struttura, e si trovano in versione integrale sul sito istituzionale del Comune.

Dopo il 5 luglio, termine ultimo per la presentazione delle osservazioni da parte dei vari soggetti territoriali, i tecnici della stessa Sogin provvederanno ad aggiornare la mappa nazionale dei siti potenzialmente interessati al deposito, escludendo quelli non idonei.

Deposito nucleare: Carmagnola prepara le osservazioni tecniche

L’area individuata sul territorio di Carmagnola è stata inizialmente classificata con valenza A1, ossia al vertice della graduatoria di idoneità -spiegano dalla Giunta- Si tratta però di indicazioni basate su alcune valutazioni errate in merito ai requisiti di localizzazione e ai criteri di esclusione, che i nostri uffici comunali, insieme a un apposito gruppo di lavoro, hanno provveduto a segnalare nei documenti tecnici inviati a Sogin“.

L’Amministrazione Gaveglio ha quindi ribadito ufficialmente la propria contrarietà al progetto “a tutela del territorio e popolazione” di Carmagnola. “L’area di Casanova deve essere esclusa dai siti potenzialmente idonei alla costruzione del deposito nucleare in quanto ricade in diversi criteri di esclusione e poiché vi sono numerosi aspetti che non sono stati finora adeguatamente approfonditi“.

La Regione: “nessun sito in Piemonte è idoneo per il deposito nucleare”

Le osservazioni del Comune di Carmagnola sono state condivise con la Città Metropolitana di Torino, che presenterà un proprio ulteriore documento, e con la Regione Piemonte, che si è fatta parte attiva nei confronti del Governo.

Inoltre, su richiesta del Comitato civico “No al deposito di rifiuti radioattivi”, il Comune ha trasmesso ai destinatari istituzionali la petizione per lo stralcio del Comune di Carmagnola dalla proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il deposito dei rifiuti radioattivi, con 13.077 firme raccolte alla data del 30 giugno scorso.

Firme contro il deposito di rifiuti radioattivi, lunghe code a Carmagnola