La cerimonia in occasione della festa di Sant’Antonio Abate a Casanova è stata nuovamente occasione per gli agricoltori per dire “no” al deposito nucleare a Carmagnola, alla presenza di tanti esponenti politici locali e nazionali.

Moltissimi i trattori che ieri, domenica 16 gennaio 2022, erano presenti davanti all’abbazia di Casanova per la tradizionale messa con benedizione degli animali, delle attrezzature, dei lavoratori in campo agricolo e del creato in occasione della festa di Sant’Antonio Abate: anche quest’anno, al pari dello scorso, la giornata ha visto nuovamente la protesta degli agricoltori contro l’ipotesi di creare a Carmagnola il deposito nucleare nazionale.
“Si è parlato di collaborazione tra la Chiesa, il Comune, la Regione e altri Enti dello Stato: questo è un fattore positivo -ha dichiarato il parroco don Iosif Patrascan nell’omelia- Il creato, l’ambiente e la natura vanno difesi sempre e comunque”.

Il sacerdote ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della celebrazione, a partire dal maresciallo Fracella, comandante dei Carabinieri di Carmagnola, dai vigili urbani della città e dalle Giav.
Al termine della cerimonia, ha simbolicamente baciato la terra come segno di rispetto e amore verso il Creato, come faceva ogni giorno suo padre in Romania. I numerosi trattori hanno poi dato vita a un corteo pacifico ma molto simbolico per dire ancora una volta No al deposito di scorie nucleari a Casanova.