Dna canino: il Comune di Carmagnola investe altri 18 mila euro in due anni

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Il Comune di Carmagnola ha rinnovato la convenzione con l’Istituto Zooprofilattico di Torino per il progetto del Dna canino, per un importo totale di circa 18 mila euro in due anni.

dna canino a carmagnola
Il Comune di Carmagnola investe altri 18 mila euro in due anni nel progetto di mappatura del Dna canino con l’Istituto zooprofilattico di Torino

Il progetto di mappatura del Dna canino intrapreso dal Comune di Carmagnola va avanti, con il rinnovo della convenzione con l’Istituto Zooprofilattico di Torino, che da anni affianca Palazzo civico dal punto di vista tecnico-scientifico.

L’accordo è biennale e prevede uno stanziamento di circa 18 mila euro, di cui 8 mila nel 2023 e 10 mila nel 2024, per “implementazione, tenuta della banca-dati genetici dei cani ed esecuzione delle analisi genetiche”.

La precedente convenzione era stata firmata a fine 2019 e si era conclusa nei mesi scorsi con l’esaurimento dei tamponi previsti.

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«Si tratta di un ulteriore investimento che facciamo in un progetto complesso ma che sta iniziando a portare anche i suoi frutti -dichiara l’assessore all’igiene urbana, Massimiliano PampaloniCon questa spesa arriviamo ad aver stanziato circa 70 mila euro dei 120 mila preventivati in totale».

Pampaloni aggiunge quindi che l’importo va considerato nel contesto generale «senza andare di volta in volta a prendere la singola cifra, separandola dall’obiettivo generale, con l’obiettivo magari di qualche sterile polemica sui social -sottolinea- Chi guarda la sostanza capisce che l’iniziativa è intelligente e funziona: i più attenti hanno già anche visto i primi risultati “sul campo”».

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E conclude: «Va inoltre fatto notare che una parte di questi 18 mila euro deriva direttamente dagli importi (40 euro a cane, ndr) che sono stati versati negli ultimi mesi da chi non aveva effettuato per tempo, quando era ancora gratuita, la mappatura del profilo genetico del proprio animale», specifica.

Il progetto “Con il DNA di Fido io mi fido!” è stato lanciato dall’Amministrazione Gaveglio nel 2018 ed è finalizzato all’allestimento di una banca genetica dei cani residenti sul territorio comunale, con creazione di un database in cui ad ogni microchip viene attribuita la genotipizzazione dell’animale «al fine di tutelare la salute pubblica attraverso la prevenzione delle zoonosi conseguenti alla contaminazione ambientale».

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