Domenica 2 novembre inaugura la rassegna Caleidoscopio alla Scuola di Circo Flic di Torino, con lo spettacolo “Il rischio del fenicottero” realizzato dal carmagnolese Francesco Sgrò.

Un artista carmagnolese al centro della scena del circo contemporaneo italiano: Francesco Sgrò, originario di Carmagnola, firma regia e direzione de “Il rischio del fenicottero”, spettacolo che apre la nuova stagione di Caleidoscopio 2025-2026 della Scuola di Circo Flic di Torino.
Lo spettacolo andrà in scena domenica 2 novembre alle ore 18 allo Spazio Flic di via Paganini a Torino, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Protagonisti saranno 41 allievi di 15 nazionalità diverse, impegnati in una creazione corale che fonde tecnica, poesia e movimento.
Il progetto, ideato e diretto da Sgrò, esplora il tema dell’equilibrio instabile e del rischio come forza generativa: «insieme agli allievi abbiamo affrontato un lavoro intensivo per costruire uno spettacolo collettivo in cui la tecnica diventa linguaggio poetico. Il rischio, in scena, si trasforma in possibilità di bellezza», spiega il regista carmagnolese.
Il titolo richiama il fenicottero, animale simbolo di fragilità e resistenza, capace di mantenere l’equilibrio su una sola gamba: una metafora della tensione costante tra precarietà e armonia che attraversa il lavoro di Sgrò e il linguaggio del circo contemporaneo.
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Diplomato alla Flic nel 2004, Francesco Sgrò ne è stato direttore artistico dal 2012 al 2018. Fondatore della scuola di circo Fuma che’nduma e del collettivo 320Chili, con cui ha vinto il Premio Equilibrio nel 2010, collabora oggi con importanti realtà internazionali tra cui Sosta Palmizi, Spellbound, CODARTS Rotterdam e Balleteatro Porto.
Con “Il rischio del fenicottero”, la Flic e Sgrò inaugurano una nuova stagione dedicata alla pluralità dei linguaggi circensi e ai processi creativi, confermando Torino come capitale del Circo contemporaneo italiano.














































