Proseguono gli interventi gestiti dal Comune in relazione alla bonifica del sito inquinato alla Bossola. «In queste settimane si sta procedendo alla determinazione dell’estensione dell’inquinamento da tetracloroetilene: attualmente la verifica è effettuata nelle acque sotterranee di prima falda –spiegano dal Comune- L’intervento è in capo al Comune come previsto dalla normativa». La richiesta di co-finanziamento inoltrata a febbraio alla Regione, però, è stata respinta a causa della carenza di risorse: Carmagnola, tuttavia, ha deciso di proseguire con risorse economiche ed umane proprie in questa impegnativa operazione.
In attesa del termine dei rilievi e dei risultati delle analisi, il Comune, l’Arpa Piemonte e l’Asl TO5, che intervengono nel procedimento, hanno ritenuto opportuno adottare alcune misure di prevenzione della salute pubblica a tutela dei cittadini che risiedono a valle del sito inquinato e che utilizzano i pozzi insistenti sulla prima falda: a esse si raccomanda in particolare di osservare le disposizioni impartite, per prudenza ancor prima che per necessità (l’acqua potabile è sicura e non inquinata, così come rilevato dai prelievi periodici di campioni effettuati dall’Asl).
L’ordinanza ha validità di sei mesi -fino a febbraio 2016- e prevede alcune limitazioni. Ai cittadini è vietato l’utilizzo dell’acqua prelevata dai pozzi per bere, preparare bevande, la cura del corpo e la preparazione e cottura di alimenti (a meno che il proprietario non richieda e ottenga a proprie spese il certificato di potabilità dell’acqua). E’ invece consentito l’utilizzo dell’acqua dei pozzi, che risultino positivi alla presenza di tetracloroetilene con concentrazione inferiore a 40 microgrammi/litro, per irrigare gli orti privati domestici, poiché non vi sono rischi per la salute umana: il solvente, infatti, non si trasferisce dal terreno alle piante
Per quanto riguarda le aziende di produzione ortaggi, è consentito l’utilizzo di acqua con una concentrazione inferiore ai 40 microgrammi/litro per irrigazione. In caso di utilizzo di acqua contaminata per irrigazioni in serre o con sistemi che possano causare una eccessiva esposizione per via inalatoria da parte degli operatori è necessaria l’adozione di misure preventive dell’esposizione, come previsto dalla normativa in materia di sicurezza dei lavoratori. Nelle aziende zootecniche è consentito l’uso dell’acqua dei pozzi con concentrazione inferiore ai 40 microgrammi/litro per l’abbeverata degli animali.
Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Ambiente allo 011-9724258 o via email ambiente@comune.carmagnola.to.it.
Piergiorgio Sola