Ospedale unico Asl TO5, Italia Viva contro Nicco

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Italia Viva replica alle dichiarazioni del consigliere regionale Davide Nicco a sostegno della candidatura del sito di Villastellone per ospitare il futuro ospedale unico dell’Asl TO5.

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Visita aerea dell’area ex Stars di Villastellone, rilanciata dal consigliere regionale Davide Nicco come sede più idonea per il futuro ospedale unico dell’Asl TO5

Il Tavolo tematico “Salute e Territorio” di Italia Viva del Chierese e Carmagnolese replica alle recenti dichiarazioni del consigliere regionale Davide Nicco (FdI, ex sindaco di Villastellone) in merito all’ospedale unico dell’Asl TO5, con una lettera alla Redazione de “Il Carmagnolese”, che riportiamo di seguito.

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Che siano tempi non semplici per la Sanità piemontese, si sa. Che si abbia di fronte una fase ancora oggi tutta da decifrare, anche. Ma che si debba continuare a leggere sui giornali locali affermazioni surreali è inaccettabile.

Le ultime dichiarazioni del consigliere regionale Davide Nicco mancano di rispetto a tutta la comunità dell’Asl TO5, che da anni aspetta il suo ospedale di eccellenza bloccato senza alcun ragionevole motivo dal 2016, proprio dal ricorso al TAR promosso dallo stesso Nicco!

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Come nel gioco dell’oca, Nicco ripropone per l’ennesima volta casa propria come sito del futuro ospedale. Finge così di non sapere che i sindaci di tutta l’Asl TO5 si erano già espressi a favore di siti più idonei, senza dover ricominciare tutto l’iter da capo con tempi e costi raddoppiati.

Vuole insinuare il dubbio che gli innumerevoli studi di approfondimento (effettuati da soggetti diversi su tematiche diverse) non devono assumersi come riferimento per le decisioni in quanto mancanti di un aspetto non considerato.

Affermazioni falsa, nel merito e nella sostanza. Il sito di Villastellone era stato proposto e considerato nel corso degli anni e il tema dell’ex area industriale era noto a tutti, come pure era noto che il documento citato da Nicco non costituiva, ne costituisce, atto formale considerabile in termini decisionali.

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Perché? Perché semplicemente non fornisce elementi oggettivi di valutazione.
Esiste, secondo Nicco, “un formale impegno con cui la proprietà dell’area villastellonese proposta dichiara la propria totale disponibilità a mettere a disposizione il terreno edificabile completamente bonificato a proprie spese e carico, e quindi pronto per la fase di progettazione con risparmi economici evidenti a tutti”.

Nel Testo Unico dell’Ambiente è già stabilito che chi si deve occupare della bonifica è il proprietario del terreno: se non lo fa lui lo deve fare il Comune, se diventa inadempiente il Comune se ne deve far carico la Regione.

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La legge non considera lettere in cui ci si impegna. La legge stabilisce che qualora fosse in corso un iter di bonifica il primo step è la caratterizzazione di tutto il sito. Tale caratterizzazione si rende pubblica e diventa soggetta ad una Conferenza dei Servizi che stabilisce approfondimenti come le analisi di rischio, da cui discendono i progetti di bonifica e il monitoraggio ambientale.

Chi deve fare programmazione sanitaria e scegliere il sito idoneo per il nuovo ospedale Asl TO5 deve conoscere prioritariamente lo stato ambientale del sito. La lettera di impegno di cui parla Nicco ha sostanzialmente valore pari a zero.

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