E’ stata resa pubblica la classifica dei tre possibili siti per il nuovo ospedale dell’Asl TO5: Cambiano in pole position, quindi Moncalieri-Trofarello e infine Villastellone. Nicco: «Ora il Consiglio regionale potrà scegliere la migliore collocazione».
È stato completato lo studio del gruppo di lavoro nominato dalla Regione Piemonte e coordinato dall’Ires che ha messo a confronto i tre possibili siti per l’edificazione del nuovo ospedale dell’Asl TO5 (Moncalieri-Trofarello, Cambiano e Villastellone) tenendo conto di diversi parametri tecnici, tra cui le dimensioni, l’accessibilità e il rischio idrogeologico.
La graduatoria ha assegnato i seguenti punteggi alle tre aree: 22 punti a Cambiano, per il sito dell’ex autoparco militare; 18 a Moncalieri-Trofarello, nella location di Vadò già in precedenza indicata come favorita, e 10 a Villastellone, nell’area ex Stars.
Il documento verrà presentato ai sindaci lunedì 9 maggio, dopodiché passerà all’esame della Commissione Sanità e quindi dell’Aula del Consiglio regionale, cui spetta la scelta finale della collocazione insieme ad altre strutture del nuovo Piano sanitario regionale.
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«Apprezzo molto il fatto che finalmente sia stata prodotta un’approfondita analisi equiparativa fra i tre siti -commenta il consigliere regionale Davide Nicco, ex sindaco di Villastellone- Un’analisi mai effettuata prima e condotta su parametri oggettivi che offre a noi consiglieri regionali, che saremo chiamati a decidere, basi di partenza e strumenti importanti. Mi auguro che si arrivi rapidamente alla decisione: i territori hanno bisogno di quest’ospedale, di cui si parla da quasi trent’anni».
Nicco sottolinea come tutti e tre i siti risultino competitivi «perché presentano un adeguato grado di soddisfazione dei molti parametri presi in considerazione» e annuncia di voler integrare il lavoro con alcuni elementi «che potranno essere utili alla completezza della discussione e alla decisione finale del Consiglio».
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Primo fra questi l‘impegno della proprietà dell’area ex Stars di Villastellone a farsi totale carico di tutte le opere di demolizione e bonifica, già espresso nel 2019 e ribadito formalmente lo scorso febbraio con una lettera all’assessore Luigi Icardi.
Fatto che rappresenterebbe un vantaggio economico per la Regione. «L’area sarebbe concessa senza ulteriori costi: un importante elemento non contemplato nello studio dell’Ires perché di natura non tecnica ma economica, ma di cui il Consiglio ora potrà tener conto per fare le proprie valutazioni sulla possibile collocazione baricentrica del nuovo ospedale rispetto all’area di riferimento», sottolinea l’ex Primo Cittadino villastellonese.
Nicco vuole far riflettere il Consiglio anche sull’importanza di recuperare aree dismesse anziché occupare nuovi suoli e preziosi terreni agricoli: «È un tema su cui la Regione Piemonte è particolarmente sensibile, su cui insistono anche le associazioni di categoria degli agricoltori».
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