Carmagnola, Primo Comprensivo: lezioni in presenza, vicini ma non troppo

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Riaperte le scuole a Carmagnola, tra lezioni in presenza e misure di sicurezza. La dirigente del primo Istituto comprensivo illustra le sfide del rientro.

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La scuola media di corso Sacchirone a Carmagnola

Nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, da due settimane le scuole hanno riaperto, anche a Carmagnola: la ripresa delle lezioni è stata accolta positivamente dagli studenti, lieti di rivedere i propri compagni e di tornare verso una confortante routine, mentre il personale docente, in tutti i plessi cittadini, ha gestito il rientro in maniera esemplare, insieme ai collaboratori scolastici.

«La nostra scuola sta riscontrando gli stessi problemi degli anni precedenti, a partire dalla mancanza degli insegnanti -dichiara Carla Leolini, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Carmagnola ITuttavia, si sta affrontando la situazione con ottimismo e nel rispetto delle regole».

Tutte le lezioni si svolgono in presenza, in quanto le aule sono sufficientemente capienti da garantire il distanziamento sociale.
«Si cerca di offrire una certa regolarità nello svolgimento delle attività didattiche, anche per favorire il benessere psicologico dei ragazzi -prosegue Leolini- Ciononostante, i corsi extracurricolari, come il coro, restano sospesi fino all’inizio del prossimo anno, dal momento che gli allievi provengono da tutte le classi e questo potrebbe creare problemi in caso di eventuale contagio».

Nelle attività relative alla sezione musicale, si mantiene il distanziamento (l’aula magna è stata adibita a sala per l’orchestra) e, per i sassofonisti, si utilizza un vetro di plexiglass.
Anche gli intervalli hanno subito qualche cambiamento: il primo, in cui gli studenti possono andare in corridoio a turno, dura 20 minuti, mentre il secondo 10.

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I collegi docenti si svolgeranno tutti online, mentre le risorse digitali per gli studenti sono state al momento messe in stand by. «Potranno tornare utili in caso di criticità, ma anche per l’erogazione di corsi di lingue», sottolinea la dirigente, facendo notare come la didattica a distanza possa andare bene per gli alunni delle medie, ma risulti meno efficace alla Primaria.

In generale, che clima si respira oggi al Comprensivo? Come funzionano le procedure anti-Covid? «L’ambiente è sereno e gli alunni sono molto collaborativi e rispettosi: entrano scaglionati e da ingressi diversi, igienizzando le mani. Successivamente, il personale misura loro la temperatura corporea, che non dev’essere superiore a 37,5, accertandosi che ognuno abbia la propria mascherina».

In caso di sintomi influenzali o para influenzali, l’alunno verrebbe condotto in un’apposita aula e la classe verrebbe trasferita in un’aula sanificata, per limitare le possibili conseguenze.

«La sfida più grande -conclude la dirigente Leolini- è creare e mantenere un ambiente stimolante, ma al contempo sicuro, per rendere i nuovi sviluppi non un limite, ma una risorsa per tutti».

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