Piobesi, l’Opposizione ritorna su aumento delle tasse e Covid-19

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Tre domande all’opposizione sull’aumento delle tasse e l’emergenza Covid-19 a Piobesi Torinese. Le risposte del consigliere Maria Rosa Bartolo.

Piobesi Opposizione
La foto dell’intero gruppo di Continuità e Rinnovamento, all’opposizione in Consiglio comunale a Piobesi

Dopo il Consiglio comunale di Piobesi Torinese dello scorso 31 marzo, in buona parte focalizzato sull’aumento delle aliquote Imu e Irpef per l’anno 2020 e sull’attuale emergenza COVID-19, molte sono state le reazioni dei cittadini esternate sulla “piazza virtuale” dei social.
“Il Carmagnolese” ha deciso di tornare sugli argomenti del Consiglio e di farlo dando la possibilità, tanto alla Maggioranza quanto all’Opposizione, di spiegare meglio ai cittadini le rispettive posizioni, partendo da tre diverse domande che abbiamo sottoposto alla loro attenzione.

Oggi pubblichiamo la nostra intervista alla consigliera d’opposizione Maria Rosa Bartolo (detta Rosi, figlia d’arte, il padre Ermanno fu anche vice del sindaco Severino Gariglio, alla guida di Piobesi per 27 anni consecutivi fino al 1999) che risponde al nome del gruppo “Continuità e Rinnovamento“.

A Piobesi il primo Consiglio Comunale in videoconferenza

Durante l’ultimo Consiglio comunale avete proposto la sospensione dell’iter sul bilancio preventivo considerata l’emergenza COVID-19. Ma nelle settimane precedenti, nonostante già fosse stata comunicata pubblicamente dall’Amministrazione la volontà di ritoccare le aliquote di Imu e Irpef, non avete presentato in merito nessun emendamento (proposte di modifica ufficiali che le opposizioni possono presentare a una determinata proposta di delibera della Maggioranza consiliare o della Giunta, ndr). Come spiega questa scelta come Opposizione di Piobesi?
Gli emendamenti sono efficaci su interventi precisi di modifica, di proposta o di spese. Il bilancio così come ci è stato proposto dalla Giunta doveva essere ritoccato su molti capitoli e ci doveva essere una revisione di tutti i conti per valutare dove si poteva ridurre: è un lavoro che necessita di molte informazioni che le minoranze spesso non hanno. Questo bilancio è frutto di un’inadeguata gestione che noi evidenziamo da anni. I problemi sono stati rimandati, noi abbiamo sempre criticato le spese avventate e inutili, abbiamo provato a proporre delle scelte diverse per non arrivare a questo punto, purtroppo senza mai venire ascoltati. Ora è arrivata la resa dei conti.
Negli ultimi giorni si è poi definita meglio la drammatica emergenza Covid-19, e a quel punto abbiamo chiesto ancora una volta di rivedere i conti, ci siamo proposti per lavorare insieme al bilancio valutando tagli che permettessero di non aumentare così tanto le imposte, ma la nostra proposta di collaborazione non è stata accettata.

Il sindaco Demichelis ha giustificato l’aumento delle aliquote con la necessità di trovare rimedio a un deficit di 212 mila euro sul bilancio 2020, rispetto al bilancio 2019, per poter garantire ai cittadini lo stesso standard di servizi. Quali scelte avrebbe invece fatto Continuità e Rinnovamento di fronte alle stesse difficoltà di bilancio?
Il problema è piuttosto come siamo arrivati a questo punto, e in quale momento (tardivo) la maggioranza ha voluto affrontare il fatto che il bilancio fosse in sofferenza.
Purtroppo la maggioranza di Viviamo Piobesi non è stata in grado, a nostro parere, di valutare in modo attento il patrimonio del comune.
Viviamo Piobesi governa da quasi sei anni, e da sei fa scelte che spesso abbiamo contestato ma non ha mai accolto nessuna nostra proposta. Ricordiamo, subito dopo la loro prima elezione, la proposta del forno crematorio (che per fortuna non è stato costruito, ma con un pesante costo economico a carico del comune e quindi dei cittadini), quindi le spese sulla bocciofila ed alcuni inutili o discutibili interventi stradali (via Pozzi e via Torino per citare alcuni esempi).
Già lo scorso anno il bilancio era in sofferenza, ma si è fatto in modo di non aumentare le tasse perché a maggio si andava ad elezioni. Ora che le elezioni le hanno vinte possono affrontare la realtà e mettere a posto i conti. Questa ci sembra una “presa in giro” nei riguardi dei cittadini.

Avete dimostrato apprezzamento sul modo di operare di Demichelis durante questa grave emergenza e vi siete resi disponibili a collaborare con la maggioranza. Alcuni cittadini, soprattutto sui social, lamentano invece una comunicazione istituzionale troppo “essenziale”. Cosa sentite di poter dire loro?
In queste gravi situazioni è inutile quanto deleterio polemizzare, occorre lavorare insieme aiutandosi per interpretare al meglio il nostro ruolo di amministratori. Amministrare è un servizio, e noi abbiamo voluto dimostrare di esserne degni rendendoci subito disponibili per collaborare nell’affrontare questa emergenza.
Riguardo alla comunicazione crediamo, invece, che ci sia bisogno di dare risposte e certezze.
I cittadini hanno bisogno di sentire il sindaco e l’amministrazione vicina, soprattutto adesso. Questo è importante e andrebbe fatto in maniera più attenta.
Non bisogna neanche sottovalutare il canale dei “social”, tanto più oggi, che siamo tutti a casa, può essere considerata la vera ed attuale ”piazza del paese”. Il nostro gruppo, già in tempi non sospetti, aveva suggerito a Demichelis di creare una pagina istituzionale del comune, per informare e dialogare con i cittadini nelle vesti di Amministrazione e non solo come lista civica.
Da parte della Maggioranza però le nostre parole, purtroppo, vengono sempre fraintese o ignorate.