Su Facebook è stato pubblicato uno sfogo da parte del direttore IFSE relativo ai mancati lavori post-incendio al castello di Piobesi; la replica dell’Amministrazione.

In occasione della Festa del Lavoro è comparso su Facebook, in un gruppo dedicato a Piobesi Torinese, un lungo post di sfogo e critica riguardo il mancato inizio dei lavori successivi all’incendio che colpì il castello.
Nel testo viene sottolineato come, nella seduta del Consiglio comunale del 29 aprile, all’ordine del giorno non vi fosse alcun riferimento al castello, nonostante siano trascorsi 19 mesi dall’incendio e che non sia ancora stato avviato l’intervento di ripristino danni.
L’autore del post -direttore dell’Accademia IFSE– sottolinea quindi come il tema non sia stato oggetto di discussione da parte dell’Assise civica neanche nella seduta di fine dicembre e come il ritardo crei danni non indifferenti.
“Il ponteggio montato da mesi impedisce l’accesso ai mezzi in cortile e i disagi sono enormi. Oltre al costo inutile che si sta sostenendo da troppo tempo per un ponteggio inutilizzato”, scrive.
Altro motivo di discussione è il bando per l’uso della ex casa di riposo, al quale la IFSE non ha partecipato, si legge nel post, a causa di un aumento del 90% di affitto annuo: “Si è preferito lasciare la ex casa di riposo per una casa di riposo con gestori sconosciuti. Hanno vinto il bando partecipando da soli!! Il bando riportava che se partecipava un solo Ente il Comune avrebbe potuto annullare e ripetere”.
Di conseguenza, prosegue il post, sarà necessario trovare un altro modo per ospitare gli studenti del corso di alta cucina, affittando alloggi che però hanno un costo non indifferente che rischia di minare il futuro dell’Accademia.
“L’Accademia di cucina al Castello non è certamente la realtà più importante a Piobesi ma neanche la più inutile! La IFSE è presente sul territorio da 18 anni al Castello, contribuendo al sostegno del commercio locale” si conclude il post, confidando in un dialogo con l’Amministrazione e in una data definitiva di inizio lavori.
La risposta della Giunta non ha tardato ad arrivare: “Cari piobesini e care piobesine, negli ultimi giorni sono state diffuse sui social alcune informazioni inerenti la situazione del castello nel post-incendio. Ci sembra opportuno, per rispetto dei cittadini e della verità, precisare alcune situazioni, con trasparenza e concretezza” è l’incipit della lettera aperta scritta dal sindaco Fiorenzo Demichelis e tutto il gruppo consiliare di Viviamo Piobesi.
Nella lettera viene contestata l’accusa di mancato impegno ed interesse per i lavori post incendio da parte del Comune e per le realtà commerciali che popolano il territorio; a dimostrazione del contrario, viene citato l’anticipo di oltre 200 mila euro per le immediate bonifiche e la messa in sicurezza senza l’attendere l’assicurazione.
“A brevissimo è attesa la conferma definitiva del rimborso assicurativo, al termine di un iter tecnico-legale che –trattandosi di un sinistro nel suo complesso superiore al milione
di euro– ha richiesto inevitabilmente molto tempo“, annuncia il sindaco nella lettera.
L’Amministrazione prosegue trattando l’argomento del bando per l’uso dell’ex casa di riposo e sottolinea come siano state accolte tutte le manifestazioni di interesse verso la struttura e dopo un’analisi di mercato effettuata dall’Ufficio Tecnico comunale, il cui personale vanta oltre 30 anni di esperienza sul territorio, si è ufficialmente aperto il bando al quale IFSE non ha partecipato.
Nella lettera vengono specificate le cifre del costo dell’affitto della struttura e degli incentivi e sconti che l’Amministrazione ha effettuato, come segno di trasparenza e chiarezza da parte del Comune.
“Il soggetto che ha partecipato e vinto il bando è una realtà specializzata, che intende avviare una residenza per anziani autosufficienti, un servizio sociale peraltro importante per Piobesi“, specificano dal Comune.
Concludono Demichelis e i suoi, rendendosi comunque disponibili per un confronto costruttivo: “l’Amministrazione comunale di Piobesi non opera contro nessuno ma è chiamata ogni giorno a difendere l’interesse pubblico, con responsabilità, rispetto delle regole e attenzione alle risorse comuni“.