In occasione dei 50 anni di Pro Natura Carmagnola, “Il Carmagnolese” ha intervistato Oscar Casanova, attuale presidente onorario, che racconta la storia dell’Associazione ambientalista. Svelate anche le iniziative in programma per celebrare la ricorrenza.
È l’autunno del 1974 quando una mezza dozzina di volontari decidono di unirsi in un’Associazione ambientalista che potesse agire concretamente sul territorio di Carmagnola e dintorni: stava nascendo, 50 anni fa, Pro Natura Carmagnola.
«Ricordo che all’epoca l’emergenza ambientale di Carmagnola era dovuta alla fonderia della Teksid -ricorda Oscar Casanova, oggi presidente onorario del sodalizio, intervistato da “Il Carmagnolese” proprio in occasione del mezzo secolo di vita del sodalizio- Veniva scaricata una grande quantità di CO2 nell’atmosfera, e pian piano, abbiamo iniziato ad accorgerci dei danni che stava provocando».
Passa un mese dalla nascita del primo nucleo fondativo dell’Associazione, quando proprio Casanova viene contattato, in quanto socio di Pro Natura Torino, per supportare il neonato apparato ambientalista. Conclusa la pratica e tutte le azioni burocratiche, Carmagnola entra a far parte della Federazione nazionale di Pro Natura e Oscar Casanova ne diventa vicepresidente.
L’associazione inizia così ad ampliarsi e -da 50 soci iniziali- i numeri salgono sopra la centinaia, fino a raggiungere l’apice con i 200 soci. Hanno inizio così i primi interventi ambientali e progetti educativi e di sensibilizzazione.
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«Da quando è nata Pro Natura Carmagnola ci siamo dati da fare il più possibile -prosegue Casanova- Abbiamo organizzato almeno un centinaio di escursioni di studio in musei, ecomusei e aree protette, in Italia e all’estero. Abbiamo realizzato almeno 150 conferenze mirate su temi d’oggetto naturalistico-ambientale. Sono state fatte diverse mostre a tema, spesso coinvolgendo le scuole. Abbiamo condotto un notiziario, che è rimasto attivo fino al 2021, anno in cui siamo stati interrotti dall’improvviso arrivo del Covid. Come si può forse capire anche da tutti questi progetti, ciò che più conta, per noi, è la conoscenza: l’obiettivo primario è far conoscere, soprattutto ai giovani, la situazione ambientale locale, nazionale e mondiale».
Insieme ai progetti educativi, nel corso dei 50 anni dell’Associazione, sono stati numerosi anche gli interventi diretti sul territorio.
Nel 1993, ad esempio, l’associazione ha iniziato a piantare centinaia di alberi nel terreno che ora ospita il Bosco del Merlino e che al tempo si presentava come il relitto di una foresta: grazie a tale attenzione, nel 2019, quella zona è divenuta una Riserva naturale.
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Prima ancora, nel novembre del 1981, fu organizzata una “tavola rotonda” durante la quale vennero presi in esame tutti gli aspetti ambientali del territorio, compiendo indagini dettagliate sull’aria, sull’acqua, sulla situazione agricola, sul suolo e sull’inquinamento da rifiuti.
Tutti i dati raccolti sono stati poi riversati sull’USN, l’unità sanitaria locale, e presentati poi alle autorità che hanno potuto agire e prendere provvedimenti adeguati rispetto alla situazione presentata.
Ancora: è all’Associazione che si deve la promozione della nascita del Parco del Po Torinese, così come è sempre di Pro Natura Carmagnola il merito di aver organizzato, per tre anni di seguito, durante la Fiera nazionale del Peperone, un pomeriggio dedicato a tematiche ambientali.
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«Il nostro obiettivo è quello di difendere il mondo che ci circonda e cerchiamo sempre di mantenere la mente lucida e non perdere di vista la meta –prosegue Casanova– Quest’anno, ad esempio, anche per celebrare il cinquantesimo della nostra Associazione, sono diversi i progetti che vorremmo realizzare. Anzitutto vorremmo continuare la nostra battaglia, iniziata ormai da anni, per diffondere, soprattutto nelle strutture pubbliche, l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici, nonché cercare di eliminare le discariche abusive nel territorio».
Per quanto riguarda le escursioni, invece, è stato già formalizzato un calendario che prevede, secondo la prospettiva di questo momento, la visita di Alassio, Oasi Zegna, dei parchi naturali delle alpi marittime e del Parco della Mandria. Si sta inoltre pensando di realizzare un’escursione di tre giorni nel parco delle Dolomiti.
Ciò che per adesso è ufficiale è la mostra filatelica incentrata sulla natura e il francobollo, affiancata da una mostra di foto che mostrano le attività che facciamo e abbiamo fatto nel corso degli anni.
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“Difendiamo oggi il mondo di domani”
Come si legge nel logo dell’Associazione, il motto del gruppo è “Difendiamo oggi il mondo di domani.” Si cela proprio in questo slogan, forse, un sentimento di titubanza per il futuro.
Casanova spiega: «In generale mi considero una persona ottimista, eppure, le prospettive future del nostro pianeta mi preoccupano. Io sono sempre stato vicino alle questioni ambientali e mi sento di poter dire che nel corso di tutti questi anni, il mondo non ha affrontato con la dovuta attenzione le problematiche che, noi dell’Associazione, ad esempio, avevamo già avanzato e manifestato anni fa».
E conclude: «Io penso ai miei figli e nipoti e sono preoccupato per loro, per le generazioni più giovani e per quelle future. Da questo punto di vista credo di dover dar ragione a Bacone: l’unico modo per dominare la natura è quello di obbedire alle sue leggi».