Il sindaco di Racconigi, Valerio Oderda, ha pubblicato in rete un nuovo video-messaggio di aggiornamento sui contagi: “l’aumento deriva da strutture per anziani in paesi limitrofi”.
Sono le strutture per anziani dei paesi limitrofi, in particolare una residenza a Cavallermaggiore, a far crescere ancora il numero di contagi da Coronavirus a Racconigi.
Lo ha spiegato il Primo Cittadino racconigese, Valerio Oderda, in un nuovo video-messaggio alla popolazione.
“I dati relativi ai contagi per quanto riguarda cittadini di Racconigi sono ahimè in crescita: abbiamo raggiunto le 27 persone positive al Covid-19 -ha esordito il sindaco- Gli ultimi sette casi sono riconducibili alla casa di riposo di Cavallermaggiore, dove abbiamo cinque ospiti racconigesi che sono stati colpiti, oltre a due operatori sanitari“.
Oderda ha quindi lanciato il suo “in bocca al lupo” alla Comunità di Cavallermaggiore, in questo momento duramente messa alla prova dal contagio, con uno degli indici più alti del Piemonte per quanto riguarda il rapporto tra infetti e popolazione.
“Anche Carmagnola è purtroppo in fase di sviluppo e Racconigi, essendo in mezzo a questi due Comuni, ne subirà probabilmente le conseguenze: mi aspetto quindi un trend ancora in crescita“, ha aggiunto.
Commentando i dati, il sindaco di Racconigi ha specificato come -sui 27 contagi totali finora registrati- 10 casi sono riconducibili a situazioni di degenza, sei ad attività sanitaria diretta (medici, infermieri e operatori sanitari) e 11 in alcuni nuclei famigliari.
“La diffusione, grazie alle rigide misure, è stata limitata ai famigliari diretti“, ha sottolineato Oderda.
Al video del sindaco hanno quindi partecipato anche alcuni medici racconigesi, in prima linea nella battaglia al Coronavirus.
“Il rispetto delle regole lo dobbiamo anche a questi uomini e queste donne“, è stato il commento finale del sindaco, con un nuovo appello a tutti affinché si resti in casa, soprattutto in questi giorni di Pasqua.
“Facciamolo per i nostri amici e per la nostra Comunità: è una dura prova ma ci può dare molto!“, ha sottolineato la dottoressa Patrizia Ellena.
