Avviata la mappatura dei luoghi della Resistenza in città a cura dell’ANPI di Carmagnola: «non sempre lapidi e cippi sono decorosamente conservati».
La sezione Anpi “Martiri della Libertà” di Carmagnola ha iniziato un lavoro di ricerca e mappatura dei luoghi della Resistenza in città, in quanto «la memoria, anche con il passare degli anni, deve essere conservata, valorizzata e trasmessa alle nuove generazioni».
Per questo, l’Associazione dei partigiani invita cittadini e associazioni che conservano testimonianze e materiali a mettersi in contatto per collaborare a ricostruire e ampliare la documentazione storica.
Non manca uno spunto polemico: «Nella nostra città sono diverse le lapidi e i cippi che ricordano i caduti della Liberazione, che non sempre sono decorosamente segnalati e conservati», sottolineano dalla sezione ANPI carmagolese.
E aggiungono: «Anche in alcune delle vie che ricordano militari, partigiani e civili che perirono durante la guerra e la Resistenza, le targhe esistenti non indicano degnamente il ricordo del loro sacrificio».
“Non dimentichiamo i caduti per la Liberazione dal nazifascismo”: l’appello dell’Anpi Carmagnola
Nei giorni scorsi, intanto è stat commemorata la feroce esecuzione per rappresaglia di quattro giovani partigiani che vennero fucilati dai nazisti a Carmagnola nel 1945: il valsusino Giovannino Ainardi, i cremonesi Paolo Bozzetti e Aldo Codazzi e il torinese Carlo Rusconi (i quattro martiri a cui è dedicata l’omonima piazza cittadina).
«È doveroso onorare questi giovani che, come moltissimi altri, sacrificarono la loro vita per contribuire a riconquistare la Libertà e la Democrazia, dopo la tragica e devastante esperienza della seconda guerra mondiale in cui il regime fascista aveva trascinato il nostro Paese», concludono dall’Associazione.