Villastellone: si torna a parlare della circonvallazione

1731

A Villastellone si torna a parlare della possibilità di realizzare una circonvallazione dell’abitato in variante alla strada provinciale 122. Slittano invece i tempi per la rotonda all’incrocio per Borgo Cornalese.

provinciale 122 villastellone circovallazione
Un tratto della strada provinciale 122 nell’abitato di Villastellone: la prevista circonvallazione dovrebbe alleggerire il traffico di passaggio nel paese.

Dopo 13 anni dall’approvazione del progetto preliminare, si torna a parlare della circonvallazione all’abitato di Villastellone, come variante alla strada provinciale 122, asse altamente trafficato che presenta una strettoia critica in attraversamento del paese.

La tangenziale è stato il tema principale dell‘incontro che si è svolto tra l’Amministrazione comunale e la Città metropolitana (nella persona del consigliere delegato alle opere pubbliche, Fabio Bianco) e dei tecnici della Direzione viabilità.

Gli uffici tecnici della Città metropolitana riprenderanno in mano il progetto preliminare che fu approvato nel 2007, per un importo pari a 7,6 milioni di euro, al fine di sviluppare un nuovo progetto di fattibilità tecnica-economica e un adeguato aggiornamento dei costi dell’opera, da proporre in Regione Piemonte per una richiesta di finanziamento come opera ritenuta strategica“, commenta Bianco.

Un altro punto di confronto ha riguardato lo stato della pavimentazione nel tratto urbano della Provinciale 122: è previsto, da parte della Città metropolitana, l’inserimento di tale tratto nei prossimi progetti di pavimentazione stradale in fase di redazione che potrebbero portare a una sistemazione del manto stradale entro la prossima primavera 2021.

Il terzo punto sollevato dal sindaco Principi è l’attesa rotatoria dell’intersezione di ingresso all’abitato di Villastellone e di Borgo Cornalese sulla ex Statale 393.
Al riguardo, essendo ormai definitivo e imminente (probabilmente entro l’anno in corso) il ritorno della strada alla competenza di Anas, la Città metropolitana di Torino, nel passaggio di consegne, segnalerà la richiesta, ma è opportuno che l’Amministrazione comunale rimandi la discussione dell’argomento con la nuova gestione di Anas“, conclude il consigliere metropolitano.