Dopo l’incendio che ha devastato un impianto all’interno dello stabilimento Teksid di Carmagnola nella notte tra domenica e lunedì, l’azienda e i sindacati si confrontano sul futuro. Avviata per ora una settimana di cassa integrazione per 355 lavoratori; allo studio possibili contro-misure per fare fronte all’emergenza.

Cassa integrazione ordinaria per 355 lavoratori fino all’11 ottobre, nell’attesa di valutare al meglio le soluzioni per affrontare il post-incendio alla Teksid Aluminium di Carmagnola, dopo il rogo che nella notte tra domenica e lunedì ha incenerito l’impianto di trattamento dei fumi delle cosiddette “anime organiche”.
Queste le prime decisioni prese dai vertici aziendali -a conferma di quanto anticipato nelle scorse ore da “il Carmagnolese”– in accordo con le rappresentanze sindacali di FIM, UILM, FISMIC, UGLM e AQCFR.
Interessati dalla sospensione delle attività sono, al momento, operai e impiegati dei reparti Anime, Colata, Finitura e Materie Prime, ovvero quelli il cui processo produttivo dipende in modo imprescindibile dalle lavorazioni che interessavano l’impianto andato a fuoco.
«Come RSA, speriamo che la Direzione riesca a trovare delle soluzioni in tempi brevi -si legge in una nota sindacale diffusa ieri- Se il fermo dovesse prolungarsi nel tempo, ci auguriamo che i responsabili gestiscano questa emergenza con senso di responsabilità, facendo una accurata rotazione e non facendo rimettere salario ai soliti dipendenti».
Interpellata da “Il Carmagnolese”, l’azienda conferma che sono allo studio diverse possibili “contro-misure” per fare fronte all’emergenza creatasi dopo il rogo della scorsa notte.
«Stiamo cercando di capire come riorganizzare la produzione, valutando anche le soluzioni presenti al momento sul mercato -dichiarano dall’Ufficio Stampa di Stellantis- È anche interesse del Gruppo velocizzare il prima possibile la piena ripresa delle lavorazioni, cercando di ridurre al minimo i disagi».
Tra le ipotesi sul tavolo c’è l’installazione di moduli simili a quelli dell’impianto distrutto dall’incendio, da trovare a noleggio o da prendere usati, ma anche il possibile acquisto di “anime organiche” prodotte all’esterno per non bloccare del tutto le attività di colata in gravità (SPM), considerati ordini e richieste in corso e la disponibilità a magazzino di materiale sufficiente per un paio di settimane al massimo.
«Ci teniamo a specificare che, al momento, l’impianto di Carmagnola è regolarmente aperto, seppure con produzione ridotta –concludono da Stellantis, del cui gruppo fa parte anche la Teksid Aluminium- Sicuramente l’incendio ha coinvolto lavorazioni importanti, ma la Direzione si è immediatamente attivata per capire come ripartire al più presto».













































