Il Carmagnolese -in partnership con la Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura, l’Ascom di Torino e Provincia e Racconigincentro- lancia la campagna “A Natale, io compro locale”, per sostenere le attività commerciali, artigianali e culturali del territorio.
Vi siete mai fermati davvero a pensare a cosa resterebbe delle nostre cittadine, dei nostri piccoli paesi, senza le vetrine delle attività commericiali e artigianali che ne vivacizzano le strade?
Cosa resterebbe senza quelle luci, senza quei colori, quei sorrisi dietro ai banconi che spesso, o almeno quando riusciamo a staccare gli occhi dal riflesso di uno schermo, ci regalano un istante di umanità?
Noi lo abbiamo fatto.
Abbiamo visto strade deserte, serrande abbassate, paesi senz’anima, senza suoni che ci dicessero che qualcuno ci stava lavorando, e vivendo.
Non abbiamo sorriso del profumo del pane nè di quello del cuoio, dei fiori, della calce, dello shampoo.
Non abbiamo visto anziane chiacchierare ai crocicchi con accanto le borse della spesa, nè bambini tornare a casa con le figurine in una mano e le monete del resto nell’altra, da riportare alla mamma con piglio soddisfatto.
Non abbiamo visto ragazzi accompagnare le fidanzate al centro estetico, né attenderle un po’ spazientiti di fronte a una vetrina colma di vestiti e di sogni.
Non abbiamo sentito campanelli di ingresso trillare né saluti né complimenti né auguri.
Ci siamo chiesti: davvero vogliamo questo futuro per i nostri paesi, per i nostri figli?
La pandemia che stiamo vivendo ci ha costretti a cambiare improvvisamente le nostre abitudini, ma ha anche messo a dura prova molte attività artigianali e commerciali dei nostri paesi che, costrette a chiudere per decreto o, sebbene aperte, affossate dall’enorme calo delle vendite, rischiano di non sopravvivere e non poter riaprire quando tutto questo sarà finito. Dietro ogni attività chiusa, almeno una famiglia. Quella dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri vicini.
Tuttavia crediamo fortemente che ognuno di noi, almeno in occasione del prossimo Natale, possa provare a fare qualcosa per aiutarli, per aiutarci: aspettare prima di buttarci in massa ad acquistare altrove i regali per i nostri cari. Aspettare almeno un attimo.
Anche le attività che oggi sono costrette a rimanere chiuse per decreto, magari riusciranno presto a riaprire, o almeno a organizzarsi per garantire le consegne a domicilio.
Quindi, quest’anno più che mai, acquistiamo nei negozi di vicinato della nostra città, del nostro paese, i regali di Natale.
Un paio di scarpe, un vestito, una cravatta, un utensile da lavoro, un elettrodomestico, un libro, un mazzo di fiori, un buono del parrucchiere o del centro estetico, un voucher per un viaggio o un biglietto del cinema, una cena già pagata, un calendario, una foto, un quadro…
Qualunque sarà il vostro regalo, quest’anno potrebbe portare con sè un valore diverso, un valore triplo: servirà ai vostri cari, ai piccoli esercenti, al futuro del vostro territorio.
A Natale, noi, compriamo locale. E voi?
La Redazione de “Il Carmagnolese”