Breve guida al vino Barbaresco DOCG

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Breve guida al vino Barbaresco

vino Barbaresco
Bottiglie di vino Barbaresco (foto di Jeff Kubina @ Flickr)

Citato per la prima volta in alcuni scritti risalenti al XVIII secolo, il grande vino Barbaresco dal caratteristico colore rosso granato è uno degli oggetti di culto per gli intenditori di vino di tutto il mondo.

La data di nascita ufficiale del vino Barbaresco delle Langhe viene fatta risalire al 1894 con la fondazione della Cantina Sociale di Barbaresco. I vigneti della DOCG Barbaresco, situati in provincia di Cuneo, iniziano nelle propaggini nord-orientali della città di Alba e si estendono lungo il territorio dei tre comuni di Barbaresco, Treiso e Neive.

Si tratta di un’area di coltivazione relativamente piccola ma che viene sfruttata al meglio ai vignaioli locali: qui si producono poco più di tre milioni di bottiglie all’anno. Il Barbaresco è ottenuto esclusivamente da uve Nebbiolo, vitigno principe del Piemonte, ricco di acidità e tannini che inizialmente possono risultare un po’ spigolosi, ma che con il passare del tempo si trasformano nel marchio inconfondibile di un grande vino rosso.

Non si può spiegare il Barbaresco senza fare riferimento al Barolo, altro vino rosso simbolo del Piemonte e d’Italia, prodotto anch’esso con uve Nebbiolo vinificate in purezza e con alle spalle una tradizione leggermente più lunga. I vini Barbaresco sono caratterizzati da eccellente longevità, pur essendo un po’ più precoci dei Barolo. Sono mediamente meno sontuosi, ma più fini, delicati, eleganti e più flessuosi.

Sebbene Barbaresco e Barolo abbiano molto in comune, tradizionalmente il Barbaresco tende ad esprimere un lato più femminile, aromaticamente espressivo, con tipici sentori di ciliegia, lampone, liquirizia e petali di rosa. La maggior parte delle etichette di vino Barbaresco possiede dunque un grande fascino perché caratterizzate sia da note fruttate che da setosi tannini. Alcuni produttori creano vini con uno stile potente che può reggere il confronto con vini come Barolo e Brunello di Montalcino in quanto ad opulenza e austerità.

Una visita alle colline di Barbaresco per andare alla scoperta dei suoi vini deve per forza di cosa iniziare dalla cantina Gaja, guidata da Angelo Gaja, uno dei più famosi enologi italiani che è riconosciuto unanimemente come il “re del Barbaresco” per aver contribuito in maniera fondamentale, sin dagli anni ’60 del secolo scorso, a migliorare in maniera sostanziale il livello qualitativo di questo vino, la cui DOCG è stata riconosciuta nel 1980.

Negli ultimi 30 anni sono molte le piccole cantine della zona che si sono affermate per la qualità delle loro etichette, come Bruno Giacosa, Giuseppe Cortese, La Spinetta, Pellissero, Albino Rocca, Michele Chiarlo o la Cantina Sociale Produttori di Barbaresco.

I vini di questi ed altri produttori possono essere trovati ed acquistati online grazie al portale Trovino, motore di ricerca di vino che mette a confronto prezzi ed offerte proposti da decine di enoteche online per la stessa bottiglia.

Con una selezione di oltre 700 vini Barbaresco a portata di clic, Trovino è senza dubbio una delle migliori piattaforme per andare alla scoperta di questo grande vino rosso italiano e per scovare il miglior prezzo.

I vigneti dei produttori di vino Barbaresco sono situati in terreni sabbiosi che si alternano a marne calcaree ed in un clima più caldo e secco rispetto a quello della denominazione del Barolo; è anche per questa ragione che le uve Nebbiolo da queste parti maturano un po’ prima ed hanno un profilo aromatico più ricco.

Altra differenza tra Barbaresco e Barolo è il prezzo delle bottiglie, decisamente più abbordabile nel caso del primo che si aggira sui 25-30 euro per un’etichetta di buona qualità.

I vini Barbaresco vengono tradizionalmente affinati in grandi botti vecchie di rovere e castagno in cui devono maturare per almeno un anno prima di essere imbottigliati. Passano dunque per un ulteriore affinamento di almeno due anni in bottiglia che diventano quattro per i vini Riserva.

Le migliori annate di Barbaresco, come 2008, 2011, 2014 e quella eccezionale del 2016, continuano a svilupparsi in bottiglia per un altro decennio prima di mostrare in maniera spettacolare tutta la loro forza, volume ed eleganza. Infine, questo famoso vino rosso delle Langhe si sposa benissimo con il cibo: il Barbaresco accompagna molto bene formaggi piccanti, costolette brasate di agnello o vitello, arrosti di manzo e piatti a base di selvaggina.