A Carignano, giovedì 30 ottobre, verrà inaugurata la mostra di TraMe “Comunicare la speranza – Un’altra informazione è possibile”.

Giovedì 30 ottobre, verrà inaugurata, presso la Sala Mostre della biblioteca civica di Carignano, la mostra “Comunicare la speranza – Un’altra informazione è possibile“, organizzata dall’associazione TraMe.
Promossa dalla Società San Paolo e dalle Figlie di San Paolo, con il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione e del Dicastero per la Comunicazione, la mostra sarà esposta a Carignano dal 30 ottobre al 22 novembre.
L’iniziativa è stata organizzata ad opera di TraMe, in collaborazione con Azione Cattolica
Italiana – Associazione parrocchiale di Carignano, Parrocchia Santi Giovanni Battista e Remigio, AGESCI Carignano 1, Sintra onlus e con il patrocinio del Comune di Carignano.
Inaugurata in Aula Nervi il 25 gennaio scorso, in occasione del Giubileo del Mondo della Comunicazione, la mostra, nata da un’idea dei giornalisti Francesco Antonioli e Gerolamo Fazzini, lancia agli operatori della comunicazione un appello alla corresponsabilità. I 24
pannelli da cui è composta sono pieni di dati, notizie, storie, statistiche aggiornate; cerca di far luce sui motivi di disaffezione del pubblico verso le news e punta a evidenziare altri modelli possibili di comunicazione positiva.
La mostra dà voce e risalto all’impegno di quei giornalisti che, al di là di appartenenze, fedi, orientamenti e provenienze geografiche, hanno vissuto i valori della professione, anche a costo della vita, e che sono stati capaci di diffondere speranza grazie a un giornalismo
orientato alla ricerca di soluzioni e che alimentasse la coscienza etica.
Partendo dai questi contenuti, l’inaugurazione sarà anche un’occasione per riflettere su come viene raccontato oggi il tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo: non solo come possibilità di vita e di speranza per chi arriva nel nostro Paese, ma anche come opportunità di crescita per la comunità locale che accoglie.
Diversi sono gli eventi collegati all’esposizione della mostra: venerdì 7 novembre, alle 20:45, Azione Cattolica presenta “La voce della foresta che cresce, comunicare fatti e notizie di speranza in un mondo diviso“; interverranno Matteo Spicuglia, giornalista Rai della sede di Torino, e Federica Bello, direttrice di “La Valsusa” e redattrice di “La voce e il tempo”.
Venerdì 14 novembre, alle 20:45, “Non posso dire addio“, una narrazione teatrale da un testo di Anna Rastello, a cura di Lino Spadaro, con Roberta Fornier e Nicolò Boccalari e il contributo musicale di Gerardo Vitale. Al termine, uno spazio di dialogo con i presenti sui temi della genitorialità, dell’affido famigliare, della disabilità, dell’adolescenza, del lutto, della relazione con i servizi sociali.
«Cosa vuol dire essere genitori? Niente di più che essere presenti al bisogno, asciugare lacrime nei momenti di tristezza, esultare delle gioie e delle conquiste, piccole e grandi,
sorreggere nelle debolezze, aiutare a far fruttare i talenti che ciascuno ha in dote nel momento in cui nasce. – fa sapere Anna Rastello – Non è il rapporto di sangue la vera ricchezza, ma il legame affettivo che si crea con la condivisione della vita famigliare. Alla domanda “Tutti figli suoi?” la risposta è “Si, certo!”, perché tutti hanno un posto da figlio nel mio cuore».
Giovedì 20 novembre, alle 20:45, a cura dell’associazione Famiglie Accoglienti, la presentazione del libro “25 storie di accoglienza, solidarietà, autonomia“, con prefazione del cardinale Matteo Zuppi. Testimonianze e riflessioni da parte di alcuni componenti dell’associazione Famiglie Accoglienti, del Gruppo di Torino; modera Maria Teresa Martinengo, segretaria Ordine dei Giornalisti del Piemonte. «Le storie di questo libro ci incoraggiano a ritrovare la speranza, a liberarci dalla sottile anestesia della rassegnazione».












































