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Carignano, tra collage e arteterapia: intervista all’artista Margherita Marchesini

Intervista a Margherita Marchesini, artista ligure che vive a Carignano da 12 anni: in autunno la mostra dei suoi collage, prevista inizialmente per Fiori&Vini.

Carignano, tra collage e arteterapia: intervista all’artista Margherita Marchesini

Margherita Marghesini è un’artista di origine ligure che vive a Carignano da 12 anni: amante dell’arte e dello sport, è una componente del gruppo “DonneInsieme” e insegna arteterapia ai bambini.

Sono originaria di Alassio, ma ho presto lasciato la mia regione per seguire un percorso artistico all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano -racconta- Le competenze acquisite negli anni di studio in Lombardia e durante una specializzazione in Interior Design a Torino mi hanno permesso di lavorare per un periodo in un mobilificio carignanese nell’ambito dell’arredamento”.

Come è arrivata a Carignano? Cosa fa nella vita?

Mi sono trasferita a Carignano dodici anni fa, dopo aver conosciuto mio marito, da cui ho avuto tre figli. Al momento, oltre a fare la mamma, sono iscritta alle graduatorie per diventare una docente di ruolo, insegno arteterapia ai bambini nel corso organizzato dall’Associazione DonneInsieme e realizzo dei collage. Accanto al lato artistico, un ruolo fondamentale è rivestito dallo sport, in particolare per lo snowboard, disciplina di cui sono stata maestra per anni.

Collage “Brave” di Margherita Marchesini

Che tecniche utilizza per le sue opere?

Data la mia formazione artistica, durante la mia vita ho esplorato e sperimentato innumerevoli tecniche, partendo dagli acquarelli e dai colori a olio fino alla creta. Dal primo lockdown ho invece deciso di dedicarmi al collage in formato cartolina, che si è rivelato lo strumento perfetto da affiancare alla quotidianità in famiglia, caratterizzata da spazi limitati e poco tempo a disposizione. Nonostante sia una tecnica pratica e veloce, mi ha permesso di esprimere il mio stato d’animo del momento.

Che messaggi vuole trasmettere attraverso i collage che realizza?

I lavori che realizzo sono la rappresentazione esterna attraverso le immagini di ciò che provo nel mio inconscio in un determinato momento. Alla vista dei collage, lo spettatore traduce ciò che vede nel suo sentire interiore. Sono numerose le persone che mi chiedono il significato delle mie opere, ma non tutto può essere spiegabile attraverso parole razionali. É la stessa situazione che si vive quando si ascolta una canzone in una lingua che non si conosce o una semplice melodia: non si può definire qualcosa che ci emoziona e, per poterlo apprezzare al meglio, dobbiamo lasciarci condurre dalle prime percezioni senza codificarlo e assegnargli un nome. Per me, i collage rappresentano una sorta di terapia. 

Collage “Do Now” di Margherita Marchesini

In che modo la realizzazione dei collage può essere uno strumento terapeutico?

Nei momenti in cui mi sento frustrata, seleziono alcune riviste, le sfoglio e mi lascio catturare dalle fotografie che in quell’istante mi appaiono particolarmente significative. Con il ritaglio di alcuni dettagli, ogni pezzo viene decontestualizzato e inserito all’interno del supporto alla base del collage: in alcuni casi, l’immagine viene ruotata, in altri decido di aggiungere qualche colore esterno. A mano a mano che il lavoro prende forma, esce lo stato d’animo del momento: il collage diventa la storia ed esprime l’urgenza di quell’istante, descritto a parole con il titolo, e ogni elemento che incollo è il simbolo di determinate emozioni. Con il trascorrere dei mesi ho notato che dopo la creazione delle cartoline, la mia mente era più leggera, come se mi fossi liberata da una serie di pesi nascosti. Per esempio, il collage intitolato “Do Now” tratta la questione del tempo e del dover fare e raffigura un momento particolarmente significativo della mia vita durante il quale ho dovuto prendere un’importante decisione a livello lavorativo. La cartolina “Resilienza”, invece, è legata alla necessità di coltivare questa dote durante il periodo della pandemia.

Ha creato dei collage con tematiche precise?

Sì, è capitato. Ho realizzato alcuni collage dedicati ai miei familiari più stretti: nelle cartoline dedicate ai miei genitori, per esempio, raffiguro tramite immagini ciò che non ho mai avuto il coraggio di dire mentre, in quelle rivolte ai miei figli, si trovano alcuni aspetti caratteristici che ho visto in loro in un determinato momento e le attese e le speranze che rivesto in loro. Per l’Associazione DonneInsieme ho invece prodotto “Seconde Chance”, in occasione della Festa della Donna a rappresentare la rivalsa del genere femminile anche durante il Covid-19, e “Deep Blue”, per la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo

Collage “Deep Blue” per la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo

Quale pensa sia l’opera che la rappresenta maggiormente?

Non penso di avere una singola opera che mi rappresenti: ammetto tuttavia che il filone più emblematico sia quello del gruppo di artisti tedeschi “Die Brücke” (Il Ponte) dei primi anni del secolo scorso.

La collaborazione con l’Associazione DonneInsieme si è anche concretizzata con l’avvio di un laboratorio di arteterapia dedicato ai più piccoli: di che cosa si tratta?

Sono molto contenta che l’Associazione mi abbia offerto questa opportunità dal momento che da qualche anno sto seguendo dei corsi per formarmi come arteterapeuta. La parte più importante da comprendere è che l’arteterapia non è un laboratorio d’arte in cui è necessario raggiungere un elaborato finale che deve essere apprezzato, bensì un processo, composto da diversi passaggi per una crescita personale. Il corso avviato con DonneInsieme si rivolge ai bambini ed è legato all’ambito educativo e del benessere: l’obiettivo che si pone è di insegnare a esprimersi liberamente uscendo dagli schemi, a conoscersi e a riuscire a gestire la frustrazione durante un incidente di percorso utilizzando la creatività. Così facendo, è possibile implementare il proprio alfabeto emozionale, che è alla base del benessere dell’adulto e dell’intelligenza emotiva. 

“DonneInsieme” di Carignano organizza due laboratori per i bambini

Ha intenzione di allestire un’esposizione dei suoi lavori?

Sì, mi piacerebbe molto. Inizialmente la mostra dei miei collage era prevista in occasione del mercato di Fiori&Vini ma, a causa dell’annullamento dell’evento, è stata rinviata: si terrà probabilmente in autunno in concomitanza con la Sagra del Ciapinabò. Non vedo l’ora di poter organizzare questa esposizione perché, nonostante sia spesso molto critica verso i miei lavori, mi ritengo soddisfatta dei risultati ottenuti e rappresenta una sorta di premio per non aver abbandonato questa mia passione nonostante le vicissitudini quotidiane.

L’elenco completo delle opere di Margherita Marchesini può essere consultato sul profilo Instagram dell’artista.

Carignano: DonneInsieme si costituisce ufficialmente come Associazione