Carmagnola, 8 dicembre senza assembramenti per celebrare l’Immacolata

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Carmagnola si prepara a vivere un 8 dicembre decisamente diverso dal solito, con celebrazioni ridotte per festeggiare l’Immacolata Concezione, patrona della città. Ecco cosa è previsto e cosa è stato annullato quest’anno.

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Celebrazioni ridotte a causa dei protocolli anti_Covid per la festa dell’8 dicembre 2020 a Carmagnola, celebrazione dell’Immacolata Concezione (foto: www.collegiata.it)

Carmagnola si prepara a vivere un 8 dicembre decisamente diverso dal solito, con celebrazioni ridotte per festeggiare l’Immacolata Concezione, patrona della città.

Le messe in programma in Collegiata nel corso della giornata festiva sono tre: oltre a quelle delle 8:30 e alle 18, si terrà la funzione solenne alle 10:30, quest’anno presieduta da monsignor Marco Prastaro, vescovo di Asti.

In chiesa potranno entrare solo i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, delle Parrocchie (Consigli pastorali), dei portatori e della città, muniti di pass per l’accesso.
L’Amministrazione comunale garantisce però anche la celebrazione in streaming su maxi schermo nella chiesa di san Filippo (100 posti) e agli Antichi Bastioni (200), con ingresso contingentato e nel rispetto delle norme.

Tutta la celebrazione sarà trasmessa in diretta tv da Telecupole e sul canale YouTube della Parrocchia.

La Collegiata verrà quindi sanificata al termine di ogni celebrazione.

Immacolata: la Prefettura non autorizza l’esposizione della statua

Resta invece sospesa la tradizionale processione cittadina nelle vie del centro storico. E, come comunicato sabato, il Comitato provinciale per la Sicurezza non ha autorizzato neppure la prevista esposizione della statua della Vergine Immacolata sul sagrato di piazza Verdi, per l’omaggio in forma personale da parte dei fedeli.

La Prefettura ha giudicato infatti troppo alto il rischio di assembramenti, nonostante gli organizzatori avessero previsto un percorso guidato e contingentato.

Quest’anno, la situazione precaria e i vari protocolli sanitari, non ci permettono di vivere solennemente in modo comunitario questo tempo di preparazione e celebrazione della festa, come si è consolidata nei secoli“, è il commento di don Dante Ginestrone, arciprete della Collegiata, che invita pertanto alla preghiera privata e domestica.

Un’ottima occasione per riscoprire l’importanza e la bellezza di pregare insieme tra le mura domestiche, dove la famiglie vive, gioisce, si impegna, discute, cresce, soffre -conclude l’arciprete, mettendo a disposizione dei fedeli un libretto per le famiglie– Ogni famiglia potrà, con creatività, organizzare al suo interno uno spazio e un suo momento di preghiera e di ascolto della Parola”.

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