Educatori anti-contagio nelle aree gioco comunali di Carmagnola

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Il Comune di Carmagnola si prepara ad alcuni interventi di sensibilizzazione, rivolti soprattutto a giovani e famiglie, per far rispettare le regole anti-contagio nelle aree gioco e nei parchi. “Metteremo in campo un team di educatori”, annuncia il sindaco Gaveglio.

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Per evitare la chiusura totale delle aree gioco, come avvenne durante il lockdown primaverile (nella foto), il sindaco di Carmagnola invita le famiglie al rispetto delle regole anti-contagio: mascherina indossata, distanziamento e niente assembramenti.

Come far rispettare le norme anti-contagio da Covid-19 negli spazi pubblici di Carmagnola, a partire dalle aree gioco per bambini, senza essere costretti a chiuderli, come avvenne in primavera?

Il sindaco, Ivana Gaveglio, ha annunciato che la sua Amministrazione sta valutando l’opzione di assumere temporaneamente alcuni educatori (“aiutando, peraltro, uno dei tanti settori lavorativi nuovamente in crisi“, sottolinea) che, in orario pomeridiano, avrebbero il compito di presidiare i principali giardinetti comunali: dal parco di Cascina Vigna ai giardini Unità d’Italia davanti al municipio, ma anche il parco del castello con la nuova piastra sportiva, via Ivrea e diverse altre aree verdi cittadine.

Non voglio trovarmi nuovamente costretta a limitare le attività all’aperto, chiudendo tutto con il nastro bianco e rosso come avvenne a marzo, ma occorre che le famiglie rispettino le regole che ci permettono di contenere la diffusione del virus: mascherina indossata, distanziamento, niente assembramenti –spiega Gaveglio- Per aiutare genitori e bambini, sensibilizzando, abbiamo pensato che potrebbe essere più utile far intervenire degli educatori anziché i vigili urbani: l’idea è di mandarli a sorvegliare i vari giardinetti della città un paio di ore al giorno, durante i periodi di maggiore affollamento, indicativamente dalle 15:30 fino alle 17:30, quando fa buio”.

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Allo stesso modo, il Comune sta anche pensando di intervenire per evitare gli assembramenti di giovani, soprattutto adolescenti, che sono segnalati in diversi punti della città, a partire dai giardini pubblici e dall’area della piastra sportiva. “In quella fascia di età sono ancora in molti che sembrano poco consapevoli dei rischi che comporta, per loro e per le loro famiglie, il mancato rispetto delle norme anti-contagio“, evidenzia il sindaco.

L’ultimo intervento anti-Covid in programma su questo fronte a Carmagnola riguarda le panchine pubbliche. “Anche in questo caso, abbiamo visto che serve un aiuto alle persone affinché ricordino sempre l’importanza del distanziamento. Stiamo pensando a inserire, quindi, alcuni elementi ben visibili per invitare a sedersi lontani e adottare tutte le misure di auto-protezione contro il virus“.

Gaveglio, invece, non è al momento dell’idea di sfruttare la possibilità concessa dal Governo ai sindaci di limitare aree specifiche della città, fino a creare mini “zone rosse”, per evitare gli assembramenti. “Non ci sono situazioni troppo critiche, anche perché l’ultimo DPCM ha di fatto azzerato la movida dopo le 18. In ogni caso, preferiamo intervenire con la sensibilizzazione anziché con i divieti, finché possibile e se tutti collaborano“.

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