Carmagnola: il Comune mette a disposizione un edifico per ospitare i profughi ucraini

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La Giunta comunale di Carmagnola ha individuato un’unità immobiliare in piazza Berti per l’ospitalità temporanea di profughi ucraini. Al via le vaccinazioni dell’Asl TO5.

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Una cittadina ucraina durante le vaccinazioni obbligatorie per i profughi ucraini giunti a Carmagnola e sul territorio dell’Asl TO5 (foto: ufficio stampa Asl TO5)

Sulla base del decreto legge del 28 febbraio, la Giunta di Carmagnola ha approvato l’assegnazione di un’unità immobiliare di proprietà comunale, sita in piazza Berti, per l’ospitalità temporanea di profughi ucraini.

Il decreto che contiene “misure urgenti per la crisi in Ucraina” ha introdotto misure riguardanti l’accoglienza dei profughi provenienti da quel Paese, in particolare prevedendo l’attivazione di 3000 posti del Sistema di accoglienza e Integrazione e la possibilità di accesso dei profughi ucraini alle strutture di prima accoglienza, anche se non in possesso della qualità di richiedente protezione internazionale o degli altri titoli previsti dalla normativa vigente“, spiegano dal Comune.

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Inoltre, con una nota di inizio marzo, la Prefettura di Torino ha comunicato che -al fine di favorire e promuovere il concorso delle istituzioni e della società civile per l’accoglienza dei profughi- in base alle disponibilità dei Comuni è possibile sottoscrivere accordi di collaborazione, affidare agli stessi Enti locali la gestione dell’accoglienza, con oneri a carico del Ministero dell’Interno.

La Giunta Gaveglio, pertanto, ha verificato l’attuale disponibilità di un’unità immobiliare di proprietà comunale in Piazza Berti, al primo piano, e ha approvato l’iniziativa “ritenendo opportuno dare ospitalità ai cittadini evacuati, in ragione della grave situazione umanitaria” legata all’invasione russa.

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L’Ufficio Solidarietà internazionale è stato incaricato di occuparsi delle pratiche burocratiche e amministrative per rendere esecutiva la delibera e poter avviare l’accoglienza.

Intanto l’Asl TO5, al centro vaccinale del foro boario di Moncalieri ha accolto i primi profughi provenienti dall’Ucraina -tra i quali molti bambini- ai quali ha fornito la prima assistenza sanitaria attraverso l’assegnazione di un codice sanitario provvisorio e la vaccinazione anti-Covid (e altri vaccini, se necessario).

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L’assistenza fornita da personale amministrativo e mediatori culturali e da medici e infermieri vaccinatori proseguirà nei prossimi giorni per dare la massima copertura sanitaria ai cittadini ucraini“, commentano dall’Azienda sanitaria.

“Vogliamo far sentire ai cittadini ucraini il calore dell’accoglienza – ha affermato Angelo Pescarmona, direttore generale dell’Asl TO5Desideriamo che tutti loro possano avere la copertura sanitaria, che ci auguriamo possa essere solo temporanea e che tutti possano tornare quanto prima alle loro case e alle loro famiglie lasciate in Ucraina”.

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