Dalla bici al treno: i Comuni dell’area Carmagnolese-Chierese progettano 300 km di nuove ciclovie

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Il Comune di Carmagnola è capofila della Zona omogenea Carmagnolese-Chierese per la progettazione di nuove ciclovie che permettano di raggiungere in bicicletta le principali stazioni ferroviarie del territorio. Previsti in totale di oltre 300 chilometri, di cui 78 km in città; coinvolti anche Poirino, Villastellone, Cambiano, Pralormo e Santena.

ciclovie carmagnolese
I Comuni della zona omogenea Carmagnolese-Chierese hanno progettato una rete di oltre 300 chilometri di nuove ciclovie per favorire l’accesso alle stazioni ferroviarie del territorio: si punta a un finanziamento della Città metropolitana [immagine di repertorio]
Il Comune di Carmagnola, in qualità di capofila della Zona omogenea 11 Carmagnolese-Chierese, ha messo a punto un progetto di fattibilità per la creazione di nuove ciclovie che permettano di raggiungere in bicicletta le principali stazioni ferroviarie del territorio, da inserire nel Biciplan provinciale.

Si tratta di un’iniziativa nell’ambito del progetto “Bike to Rail” della Città metropolitana di Torino, che ha messo a disposizione una cifra di 150 mila euro per coprire i costi delle attività progettuali e che potrebbe successivamente finanziare parte degli interventi.

Sindaci e amministratori dei Comuni coinvolti, unitamente ai loro referenti tecnici, hanno lavorato alla progettazione, coinvolgendo anche alcune associazioni che si occupano attivamente di mobilità sostenibile sul territorio, avvalendosi della preziosa collaborazione di un gruppo di professionisti esperti in materia“, spiegano dal Comune.

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Nell’ottica di ottimizzare al massimo quanto già esistente, è stata tracciata una rete ciclabile completa e funzionale, quantificando i costi per la realizzazione dei tratti mancanti, per un totale di oltre 300 chilometri.

Nello specifico, la rete proposta risulta essere composta da 58,6 km di percorsi ciclabili e ciclopedonali in sede propria, con massima sicurezza per gli utenti; 54,3 km di percorsi ciclabili nei centri storici e in zone 30, in promiscuità con il traffico veicolare opportunamente rallentato e con la eventuali opportune segnalazioni di corsie ciclabili, e da 204,8 km di percorsi su strade quiete, a basso o nullo traffico.

Il tutto si va a sommare alle ciclovie già esistenti, costituite da 81,4 km in sede propria o in aree urbane zone 30 e da 33,6 km di strade quiete già fornite di segnaletica.

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Nel dettaglio -per quanto riguarda i Comuni de “Il Carmagnolese”- 78,4 km sono stati previsti all’interno della città di Carmagnola; 30,4 km a Poirino; 18,6 km a Villastellone; 11,3 km a Cambiano; 8,6 km a Pralormo e 7,9 km a Santena.

La Zona omogenea 11 include inoltre svariati Comuni del Chierese, della collina torinese e dell’Alto Monferrato astigiano. Il costo complessivo del progetto è stato stimato in circa 22 milioni di euro.

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La rete ciclabile proposta innerva la parte pianeggiante e collinare del settore sudest della Città metropolitana, comprende il territorio di 22 Comuni e serve quasi 130 mila abitanti -dettagliano i progettisti- La stazione ferroviaria di Carmagnola, sulla linea Torino-Savona, costituisce un importante hub, a cui si aggiungono le stazioni di Villastellone, sempre sulla stessa tratta; di Cambiano-Santena, sulla direttrice Torino-Asti-Genova, e la più piccola stazione di Pessione, con meno fermate ma con grande  importanza per la prossimità al polo industriale della Martini“.

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