Due quadri da Carmagnola alla mostra “Bandiera gialla” di Torino

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Inaugura a Torino la mostra “Bandiera gialla – Le epidemie e le cure nella Storia, nella Scienza e nell’Arte”, che ospita anche due quadri provenienti dal municipio di Carmagnola.

mostra "Bandiera Gialla" a Torino
La locandina ufficiale della mostra “Bandiera Gialla” a Torino

Domani, lunedì 5 dicembre 2022, alle ore 18:30 viene inaugurata a Torino la mostra “Bandiera gialla – Le epidemie e le cure nella Storia, nella Scienza e nell’Arte”, promossa dall’Università degli Studi in collaborazione con l’Accademia Albertina e il Teatro Regio: al suo interno, trovano spazio anche due quadri provenienti da Carmagnola.

Si tratta, nello specifico, di tele di Giovanni Battista Della Rovere, che sono normalmente conservate nella sala del Consiglio comunale, al primo piano del municipio.

Particolare del quadro del Della Rovere raffigurante la peste nel 1630 a Carmagnola

Raffigurano la città ai tempi delle ondate di peste dei secoli scorsi, in particolare nel 1522 e nel 1630, all’epoca dei due Voti all’Immacolata Concezione fatti dai principali capi-famiglia per chiedere l’intercessione della Patrona contro il morbo.

Siamo molto orgogliosi del fato che una delle due opere, riferita all’epidemia del 1630, sia stata scelta anche come immagine per il manifesto della mostra“, aggiunge il sindaco Ivana Gaveglio.

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L’esposizione –a cura del professor Peppino Ortoleva, con la direzione scientifica della professoressa Giulia Carluccio e gli allestimenti curati da Diego Giachello- si svolge negli spazi del Cortile del Rettorato, in via Po 17, e della Rotonda di Talucchi, in via Accademia Albertina 6, ed è visitabile fino a domenica 5 marzo 2023.

Il nome deriva dalla quello che a partire dal XVII secolo è divenuto il segnale internazionalmente riconosciuto delle malattie contagiose, associato in particolare a quella forma di prevenzione antica, ma tuttora largamente usata, che è la quarantena“, spiegano gli organizzatori.

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Il percorso espositivo unisce un itinerario storico che parte dal periodo della “peste nera” del Trecento –resa celebre dal Boccaccio– e arriva fino ai tre anni del Covid-19, con un’attenta e aggiornata analisi scientifica delle malattie, della loro diffusione e delle cure che la medicina è riuscita a sviluppare.

La mostra è visitabile tutti i giorni, sabato e domenica compresi, dalle 10 alle 18; chiusa nei giorni festivi del 25 dicembre 2022, 1 gennaio e 6 gennaio 2023. Ingresso gratuito.

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