Elisa Gariglio di Casalgrasso premiata al concorso fotografico di Octavia

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Nei giorni scorsi sono stati nominati i vincitori della prima edizione del concorso fotografico promosso dall’associazione Octavia: tra i premiati la casalgrassese Elisa Gariglio.

Gariglio Casalgrasso concorso Octavia
I premiati con i sindaci e le autorità

L’ala comunale di Polonghera ha ospitato nei giorni scorsi la premiazione del concorso fotografico “Genti e luoghi delle Terre di Mezzo”, promosso dall’associazione Octavia: al terzo posto si è classificata la scarnafigese Jessica Vallauri, al secondo posto Elisa Gariglio di Casalgrasso e al primo posto Luca Barone di Cardè.

Ai vincitori sono stati consegnati dei cesti colmi di prodotti tipici del territorio. Hanno partecipato alla premiazione, oltre ai Sindaci di Octavia, Franco Graglia, vicepresidente del Consiglio Regionale, Matteo Gagliasso, consigliere regionale, Dario Miretti, presidente del Parco del Monviso, Massimo Gula della Fondazione CRC ed i due rappresentanti della Provincia, Massimo Antoniotti e Davide Sannazzaro.

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Vi è mai capitato di vedere foto scattate nei nostri paesi anche solo negli anni 80? –spiega Piercarlo Gentile, ideatore del concorso– Guardandole, sembra passato un tempo molto più lungo degli anni effettivamente trascorsi: da allora, è cambiato veramente tutto. L’idea di questo contest è nata da queste considerazioni, ovvero dal pensiero che Octavia raggruppa oggi dei paesi che rappresentano non solo una terra di mezzo “geografica”, tra le montagne e la pianura, ma forse più una terra di mezzo etnografica, un ponte tra una società che fonda le sue radici nelle tradizioni di paese ed una società, che a pochi km da qui, è ormai proiettata in un mondo sempre più virtuale e digitalizzato.

E continua: “Il concorso diventa quindi quasi un pretesto e si trasforma in un’attività utile a documentare, attraverso gli scatti dei testimoni esterni che sono i partecipanti, un mondo che tra qualche anno sarà diverso da quello attuale e molto lontano da quello che oggi, guardando anche solo a dieci anni fa, ricordiamo. Ho pensato a questo: un concorso che, affinato nel tempo, possa diventare una raccolta documentale, da conservare e divulgare”. 

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