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Gaveglio: “La Variante Est, un traguardo per Carmagnola”

Il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, rivendica l’opera, che a ottobre ha ottenuto il via libera del Ministero delle Infrastrutture.

Il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio e l’assessore Cammarata illustrano il tracciato della Variante Est al presidente regionale Alberto Cirio e all’assessore ai trasporti Gabusi

“Il Carmagnolese” ha intervistato il sindaco Ivana Gaveglio dopo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato la realizzazione della Variante Est di Carmagnola.
«L’impegno di questa Amministrazione ha permesso di raggiungere uno dei più importanti traguardi per la nostra città. Non si tratta di una una novità, ma era un’idea concreta, già presentata nel programma della squadra eletta nel 2016, con l’obiettivo di alleggerire il traffico nelle vie cittadine», esordisce soddisfatto il primo cittadino.

Si tratta di un progetto migliore, quello della Variante, rispetto alla creazione di un nuovo svincolo autostradale in località Due Province, come era stato previsto in precedenza quale soluzione al traffico pesante e a completamento della Bretella Sud?
Questo progetto giaceva nei cassetti degli uffici, realizzato dalla Provincia di Torino e poi accantonato dalla Giunta precedente, che aveva puntato sulla realizzazione del “casellino”. Quell’opera risultava però irrealizzabile per il costo, preventivato in 18 milioni di euro, e comunque non avrebbe ridotto il traffico cittadino. Quanti avrebbero pagato un pedaggio aggiuntivo per fare pochi chilometri dopo la barriera? Ne è valida dimostrazione l’esperienza di Beinasco, dove oggi il casello risulta non utilizzato, a scapito dei passaggi in città. Inoltre, nel silenzio più assoluto, il “casellino” era stato comunque cancellato dal piano delle opere autostradali, come da noi scoperto nel luglio 2016, appena insediati.

È stato facile ottenere l’approvazione della Variante Est?
Assolutamente no. Quell’estate abbiamo subito chiesto di incontrare l’allora assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco che, in una visita a Carmagnola, scoprì l’esistenza del progetto della tangenziale, ne condivise la validità, la sostenibilità e i risparmi in termini finanziari rispetto al “casellino” cancellato. Ricordo ancora adesso il suo entusiasmo di fronte alla soluzione di un problema ormai storico per Carmagnola, con un risparmio certo, ad oggi quantificabile in quasi 10 milioni di euro.

La nuova Variante collegherà l’attuale casello dell’autostrada con la Bretella Sud, che da sola è decisamente poco sfruttata, e permetterà di accedere alla Provincia di Cuneo senza attraversare la città. Sarà sufficiente?
Di sicuro sarà più semplice arrivare al completamento dell’intera circonvallazione con la realizzazione anche della Bretella Nord, vera soluzione alle sofferenze degli abitanti di Salsasio, di San Bernardo e del centro.

Chi ha aiutato la Giunta Gaveglio a raggiungere un così importante traguardo?
Fondamentale è stato l’intervento dell’onorevole Osvaldo Napoli, che mi ha personalmente accompagnata nel primo incontro con il direttore generale delle Concessioni autostradali e che ha seguito i miei successivi viaggi nella capitale, nel difficile percorso tra le scrivanie del Ministero.

A un certo punto, già approvata la convenzione tra tutti gli enti, è arrivato un improvviso “stop” burocratico, proprio da Roma. Come è stato possibile sbloccare tutto?
La svolta è avvenuta quando, durante la campagna elettorale per le elezioni regionali, i candidati di Forza Italia e della Lega sono venuti sul territorio e hanno capito quanto avessimo bisogno della tangenziale. Al presidente Cirio, al presidente del Consiglio regionale Allasia, all’assessore alle attività produttive Tronzano e all’europarlamentare Gianna Gancia, abbiamo presentato la gravità della nostra situazione. Loro hanno capito e, con il nuovo assessore regionale ai trasporti Gabusi, hanno portato a Roma anche la nostra istanza sulla Variante Est e sono concordi nel ritenere il completamento della Bretella Nord come priorità tra le infrastrutture regionali da realizzare, definendola opera di preminente interesse pubblico e strategica “Porta del Roero Terra Unesco”. Un bellissimo segno di rispetto per la salute dei carmagnolesi e di stima e amicizia tra terre vicine e meravigliose, che rende Carmagnola orgogliosa dell’attenzione dimostrata.