Il Comune di Moretta è stato protagonista della manifestazione “Napoleonica” al Forte di Bard, avendo concesso alcuni documenti catastali che sono stati esposti nella mostra collaterale della rievocazione.
Oltre 50 cittadini di Moretta hanno partecipato sabato scorso alla gita fuori porta al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, dove era in programma la rievocazione storica “Napoleonica“. La manifestazione rievoca l’assedio della fortezza da parte delle truppe dell’imperatore francese con “l’armée de réserve”, avvenuto nel 1800, durante la campagna d’Italia di Napoleone.
Il Comune di Moretta è tra i protagonisti della settima edizione della rievocazione, avendo concesso i documenti catastali che costituiscono la mostra collaterale della rievocazione, ospitata all’interno della cappella del forte. L’altro comune ospite della rassegna è Ceva.
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È stata esposta una serie di mappe che rappresentano i “quattro catasti”, una particolare documentazione che testimonia la trasformazione e la nascita del moderno catasto introdotto da Napoleone con la riforma di inizio ‘800.
Il gruppo di Moretta era guidato dal sindaco Gianni Gatti ,dalla vicesindaca Emanuela Bussi e dai consiglieri comunali Michele Alesso, Selene Bonelli, Andrea Castagno e Manuela Millone. I morettesi hanno potuto assistere alla rievocazione cui hanno preso parte oltre 350 figuranti in arrivo dall’Italia e da altre nazioni europee. Dopo la presentazione delle truppe, passate in rassegna nella piazza d’armi del forte, si è svolta la battaglia nei terreni che circondano la fortezza, prima dell’assedio finale notturno.
Il sindaco di Moretta Gianni Gatti ha commentato: “La collaborazione tra Bard e Moretta, promossa grazie a Mauro Arneodo, ci ha permesso di essere protagonisti anche oltre i soliti confini territoriali. È importante promuovere il nostro Comune tramite scambi turistici e culturali che rappresentano un’occasione di crescita per tutta la comunità. Conclusa la mostra a Bard, curata dall’architetto Silvia Oberto, la riallestiremo in municipio a Moretta per dare modo a tutti i morettesi di poter scoprire i documenti custoditi da 200 anni in archivio”.
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