Nuovo rischio di chiusura per il Pronto soccorso di Carmagnola?

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Si torna a parlare di possibile chiusura in fascia serale e notturna del Pronto soccorso dell’ospedale di Carmagnola nel periodo estivo (o anche prima). Timori anche per la Lungodegenza. E il San Lorenzo, intanto, finisce sotto i riflettori del Consiglio regionale.

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L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola: la struttura è di nuovo a rischio chiusura nel periodo estivo?

Una nuova chiusura parziale del Pronto soccorso dell’ospedale di Carmagnola, in estate o anche prima?

Questo il timore che, in questi giorni, circola negli ambienti ospedalieri del San Lorenzo, vista la carenza di medici (a partire dagli internisti) sia nel nosocomio cittadino che in tutta l’Asl TO5.

Si parla, nello specifico, di una possibile serrata in orario 20-8 per alcuni mesi a ridosso del periodo delle ferie estive -ma c’è chi dice già da maggio e fino a settembre- replicando quanto già avvenuto lo scorso anno a luglio e agosto, ma forse per un numero ancora maggiore di settimane.

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Già ora si fa fatica a coprire i turni, contando che due medici sono andati in pensione e altri due che potrebbero andare via a breve -è l’allarme lanciato da alcuni sanitari che operano nel reparto di emergenza carmagnolese- Per questo sta circolando l’ipotesi della chiusura nella fascia oraria serale e notturna“.

Dall’Asl TO5 gettano acqua sul fuoco, pur senza smentire la possibilità: “Al momento questa decisione non è all’ordine del giorno -dichiara un portavoce- In ogni caso una scelta di questo tipo verrebbe presa con la Regione Piemonte“.

Allertata sul tema, anche la sindaca di Carmagnola Ivana Gaveglio ha contattato l’Azienda sanitaria, ricevendo rassicurazioni in merito: “C’è una situazione generale di sofferenza generale per quanto riguarda i medici e resta possibile un temporaneo ridimensionamento del Pronto soccorso nel periodo delle ferie, ma per ora non ci sono situazioni di emergenza specifiche relative al San Lorenzo“.

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Un altro timore emerso dall’ospedale carmagnolese riguarda la Lungodegenza, con alcuni operatori che parlano -anche in questo caso- di un rischio di chiusura o di forte ridimensionamentoperché in Medicina sono sotto di cinque medici e anche lì non riescono a coprire i turni“.

Come per il Pronto soccorso, l’Azienda sanitaria frena: “si tratta di una semplice riorganizzazione interna, legata al potenziamento dei posti letto in Fisiatria, peraltro previsto da tempo“.

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Intanto l’ospedale di Carmagnola è finito anche sotto i riflettori del Consiglio regionale, in seguito a un’interpellanza della consigliera Monica Canalis (Partito Democratico) riferita alle code al punto prelievi e alla mancanza di personale amministrativo nella struttura di Oncologia.

“Le code erano dovute a un malfunzionamento informatico, già risolto, con la situazione  in netto miglioramentoha replicato l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio IcardiPer quanto Oncologia, è in fase di reclutamento un operatore amministrativo che andrà a completare l’organico del personale“.

Risposta che non ha convinto l’esponente Dem: “Si ricorre a personale privato invece di attivare le assunzioni, generando un aggravio dei costi e un peggioramento dei servizi -ha dichiarato Canalis- Un altro caso di strisciante privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi sanitari“.

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