Carmagnola, progetto del centro di ascolto “Il Samaritano” per i più deboli

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Il Centro di ascolto “Il Samaritano” di Carmagnola e il Consorzio CISA 31 collaborano nella realizzazione del progetto “Il necessario”, volto ad aiutare i più bisognosi.

Il Samaritano Carmagnola
Lo scopo del progetto è garantire forme di protezione sociale alle fasce più deboli della popolazione.

Sono stati stanziati i fondi per il progetto “Il necessario”, proposto dall’Associazione “Centro di ascolto Il Samaritano” di Carmagnola, in collaborazione con Consorzio socio-assistenziale Cisa 31.

Rivolto agli anziani e agli adulti residenti nel territorio consortile, “Il necessario” prevede la gestione di un servizio mensa e di strumenti di supporto psicologico, fino alla fine del 2021.

Già in passato, comunque, l’Associazione aveva collaborato con il Consorzio, consegnando pasti a domicilio, dopo aver ricevuto le segnalazioni su chi ne avesse bisogno, ma per la prima volta si è concordato ufficialmente un progetto congiunto -spiega Pino Mandarano, presidente de “Il Samaritano” Il progetto vuole offrire aiuto psicologico e relazionale a coloro che abbiano vissuto una situazione di disagio, fornendo strumenti di ascolto e di formazione. La disponibilità dei percorsi si baserà sulle esigenze individuali e, grazie al contributo del Cisa 31, vedrà l’intervento di esperti”.

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Questa iniziativa permette inoltre a “Il Samaritano” di allargare la propria rete di solidarietà. “Con l’aiuto di altre organizzazioni, come i gruppi parrocchiali o Casa Frisco, operiamo non solo a Carmagnola, ma anche in altri comuni, quali Carignano, Castagnole Piemonte, Lombriasco, Osasio, Pancalieri, Piobesi Torinese, e Villastellone -sottolinea Mandarano- La gestione del servizio mensa vede due fornitori: la ristorazione della mensa dei Tuninetti e la mensa delle scuole, che copre cinque pasti. Oggi, per rispettare le norme anti-Covid, i pasti vengono confezionati e consegnati direttamente. Oltre al servizio a domicilio, alcune persone, segnalate dai vari gruppi, possono venire a ritirare i pasti alla sede di via Bobba, dove avviene la distribuzione”. 

Lo scopo del progetto -per il quale il Cisa 31 ha stanziato un contributo di 9.500 euro– è garantire l’acquisto di pasti in più e promuovere il benessere sociale delle fasce coinvolte nel progetto.

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