A Virle si può firmare per il referendum Giustizia Giusta

878

All’ufficio anagrafe di Virle Piemonte è possibile apporre la propria firma per il referendum “Giustizia Giusta”: il Comitato promotore dell’iniziativa, che è attiva a livello nazionale, vuole proporre sei quesiti referendari per una riforma del sistema giudiziario.

referendum giustizia virle
Nell’ufficio anagrafe di Virle Piemonte è possibile firmare per i sei referendum del comitato promotore “Giustizia Giusta”: la proposta è una riforma sul tema della giustizia (foto: comitatogiustiziagiusta.it)

Il Comune di Virle Piemonte ha annunciato che nel municipio del paese è possibile firmare il referendum sulla giustizia: chi fosse interessato può farlo recandosi all’ufficio anagrafe del palazzo comunale in orario di ufficio.

Il referendum “Giustizia Giusta” è organizzato dal “Comitato promotore Giustizia Giusta”, un’Associazione che si è formata proprio allo scopo di raccogliere le firme necessarie per presentare il referendum riguardo all’articolo 75 della Costituzione Italiana in merito alla riforma sulla giustizia, oltre a voler sensibilizzare i cittadini nei confronti del tema generale della giustizia. I presidenti dell’associazione sono il senatore Matteo Salvini (Lega) e l’onorevole Maurizio Turco (Partito Radicale).

Da oggi sarà possibile recarsi all’ufficio anagrafe per apporre la propria firma per la convocazione del referendum relativo alla seguenti tematiche -è l’avviso del 5 luglio dell’Amministrazione virlese- Abrogazione del testo unico in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo; custodia cautelare; separazione delle carriere dei magistrati sulla base della distinzione tra funzioni giudicanti e requirenti; voto per i membri non togati dei Consigli Giudiziari; Responsabilità civile dei giudici l. 13 aprile 1988, n. 117; abolizione raccolta firme Lista magistrati“.

Sulla locandina dell’iniziativa si leggono le proposte del comitato promotore con ben sei referendum: “1. Riforma del CSM – Stop allo strapotere delle correnti; 2. Responsabilità diretta dei magistrati – Più tutele per i cittadini: chi sbaglia paga; 3. Equa valutazione dei magistrati – I magistrati non possono essere controllati solo da altri magistrati; 4. Separazione delle carriere dei magistrati – Stop alle porte girevoli per ruoli e funzioni; 5. Limiti agli abusi della custodia cautelare – Per una giustizia giusta e un equo processo per tutti; 6. Abolizione del Decreto Severino – Più tutele per sindaci e amministratori“.

Per poter firmare è necessario portare con sé un documento di riconoscimento (carta d’identità, patente o passaporto); la scadenza è nel mese di settembre. Il numero minimo di firme equivale a 500 mila per ogni quesito referendario: entro il 31 ottobre la Cassazione comunicherà se sarà stato raggiunto il quorum.

Sul sito del “Comitato promotore Giustizia Giusta” è possibile leggere in modo approfondito le varie tematiche comprese nei sei referendum; è anche inserito l’elenco completo dei gazebo nei diversi Comuni italiani in cui si potrà aderire all’iniziativa.