Asl TO5, ostetriche a domicilio delle neo-mamme

2011

Per evitare rischi di contagio e dare supporto alle neo-mamme, l’Asl TO5 porta a domicilio le ostetriche dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri.

ostetriche a domicilio Asl TO5
Montironi e le ostetriche di Moncalieri che si sono rese disponibili al servizio a domicilio per aiutare le neo-mamme

Il Covid-19 si combatte anche con le ostetriche che ti curano e ti assistono a domicilio“: è questa l’iniziativa intrapresa dall’Asl TO5 grazie alla struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri.

Un’iniziativa che nasce da un lato per evitare che si creino possibilità di contagio nei reparti e, dall’altro, per permettere un recupero più rapido alle neo-mamme nelle loro case -spiega il direttore della struttura, Pierluigi Montironi- Si tratta di raccomandazioni della società scientifica Aogoi e dell’OMS; un’esperienza maturata negli anni ma oggi attuata anche in risposta al Covid-19”.

Aggiunge Patrizia Marongiu, storica capo ostetrica e anima del reparto, che mette a disposizione tempo in più e la sua auto per permettere alle ostetriche l’assistenza domiciliare: “Le mamme restano da noi in reparto 48 ore, quindi vengono mandate a casa e seguite direttamente nella loro abitazione. Con le nostre ostetriche cerchiamo di favorire un’assistenza continuativa e potenziare le competenze della famiglia nell’accudimento del neonato attraverso l’informazione, l’educazione e un supporto personalizzato“.

Covid, ospedali al 100%: parla il direttore generale dell’Asl TO5

Le ostetriche incoraggiano anche l’allattamento al seno e offrono sostegno sociale ed emotivo a chi nella fase pandemica ha attraversato momenti critici. “Con il nostro servizio vorremmo altresì evitare accesi impropri in pronto soccorso”, aggiunge Marongiu.

L’Asl TO5, intanto, informa che finora il 10% delle puerpere ha riscontato la positività al Covid-19 nel corso della gravidanza. “Un paio di queste ha visto i sintomi trasmessi ai neonati, ma per fortuna l’esito è sempre stato positivo -sottolineano dall’Azienda sanitaria- Il tutto è stato gestito con canali adeguati e dedicati, nella massima sicurezza per ognuno“.

Soddisfatto il direttore generale, Massimo Uberti: “L’iniziativa intrapresa della struttura di Ostetricia dà il senso di appartenenza all’azienda: una risorsa di grande significato soprattutto in momenti complicati come questi. Ma è proprio nelle difficoltà che alcuni di noi sanno trarre e dare il meglio”.

“Grazie per quello che avete fatto”: Carmagnola premia il San Lorenzo