Carignano, continuano i lavori per l’apertura dell’hospice Faro

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Giorno dopo giorno si delinea il profilo del futuro hospice della Fondazione FARO, nell’ex ospedale di San Remigio di Carignano.

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La facciata ricostruita del futuro hospice di Carignano della Fondazione FARO (foto: Fondazione Faro)

Manca ancora qualche mese al termine dei lavori di ristrutturazione a livello edilizio e impiantistico che trasformeranno l’ex ospedale San Remigio di Carignano in un hospice della Fondazione Faro. La consegna del cantiere da parte dell’impresa di costruzioni è infatti prevista per la fine del mese di luglio.

Ad oggi, i carignanesi possono ammirare con i propri occhi i risultati ottenuti dagli interventi di rifacimento della facciata e del tetto della struttura, ultimati nel mese di maggio dopo quasi un anno di lavoro.

A questo proposito, Paolo Ravizza, direttore generale della Fondazione Faro, dichiara: “Siamo molto orgogliosi dei frutti di queste operazioni dal momento che la parte esterna dell’edificio era deturpata in modo considerevole: ci è sembrato opportuno rimetterla a nuovo dato il valore artistico e culturale della costruzione“.

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Facciata del futuro hospice della Fondazione Faro prima degli interventi di ristrutturazione (foto: Fondazione Faro)

Per la parte interna, invece, sta procedendo la posa delle ceramiche nelle degenze e nei luoghi comuni, i rivestimenti e gli ausili dei bagni e l’installazione di porte e accessori vari che completano camere e uffici.

Nelle prime settimane di settembre è poi prevista l’installazione degli arredi e, in seguito al sopralluogo della Commissione di vigilanza Asl e dei Vigili del fuoco, l’effettiva apertura del centro, auspicata per il mese di ottobre.

La struttura sarà composta da 14 camere di degenza singole, ognuna delle quali sarà dotata di bagno privato e di una poltrona letto per eventuali familiari. Le stanze, situate al primo piano, saranno raggiungibili attraverso due nuovi ascensori. A queste si aggiungono poi le aree comuni, tra cui luoghi del silenzio e di culto in cui raccogliersi in preghiera e spazi per i parenti in cui consumare i pasti, e una sezione dedicata agli uffici amministrativi e alle sale per le riunioni e i colloqui con gli psicologici.

Come gli altri hospice della Fondazione Faro, ogni luogo sarà allestito con attenzione riproducendo l’ambiente di casa e mantenendo un imprinting alberghiero più che ospedaliero, affinché venga trasmesso al malato e ai familiari una sensazione di accoglienza e di familiarità per assicurare un percorso di assistenza migliore.

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L’Asl TO5 non disponeva sull’intero territorio di strutture simili e la presenza dell’hospice permetterà di raggiungere l’obiettivo che ha portato alla nascita della Fondazione nel 1983, vale a dire di rendere più accessibili le cure palliative alla cittadinanza, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’assistenza offerta -aggiungono da FARO- sempre all’interno del complesso, verrà avviato un ambulatorio di cure palliative e a lungo termine, a cura dell’ASL, si potranno accorpare i vari servizi dell’Asl TO5 presenti nel comune di Carmagnola, trasferendoli in un’unica sede“.

Il costo complessivo del progetto ammonta ad oggi a circa 4 milioni di euro, cifra proveniente dal lascito testamentario di Alfredo Cornaglia, medico filantropo a cui verrà intitolato l’hospice.

Inoltre, la Fondazione attiverà nel mese di giugno delle raccolte fondi destinate al recupero della chiesa interna, al momento inutilizzabile per il pessimo stato di conservazione, all’acquisto di arredi delle degenze e delle attrezzature medico-sanitarie e alla realizzazione di un’area verde con un giardino attrezzato per attività di ortoterapia.

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