Il Comune di Carignano ha candidato 17 progetti per il Recovery Plan per un totale di circa 39 milioni di euro. L’obiettivo è assicurare lo sviluppo della città su più livelli: dall’ambiente alla valorizzazione del centro storico, passando per scuola, infrastrutture e sport.
Sono in totale 17 i progetti candidati dal Comune di Carignano per il Recovery Plan, il Piano nazionale di ripresa e resilienza volto al rilancio post-pandemia: il valore complessivo delle proposte è pari a 39 milioni e 470 mila euro.
L’obiettivo centrale è lo sviluppo di Carignano, prendendo in considerazione quattro ambiti su cui si articolano le diverse proposte: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; inclusione e coesione sociale e infrastrutture per una mobilità sostenibile.
Recovery Plan, Carmagnola presenta progetti per 29 milioni di euro
Nel primo ambito sono stati inseriti tre progetti:
- Digitalizzazione dei piani per il Governo del territorio a supporto della pianificazione regionale e delle imprese (urbanistica ed edilizia senza carta), per un totale di 150 mila euro.
- Digitalizzazione degli archivi edilizi, dell’ambiente e del commercio (edilizia senza carta), per un valore complessivo di 100 mila euro.
- Servizi digitali per il cittadino, dal valore di 120 mila euro.
Grande attenzione è stata quindi posta sulla transizione ecologica, tanto da dedicare più della metà delle proposte -nove in totale- a questa tematica:
- Adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola primaria di via Roma, per un totale di 3 milioni e 500 mila euro
- Adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola secondaria di via Tappi, dal valore di 3 milioni di euro
- Riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica (secondo lotto) per una diminuzione dei consumi energetici, per 1 milione di euro
- Valorizzazione dell’area industriale Torre Valsorda, per un investimento pari a 2 milione e 500 mila euro
- Riqualificazione dell’impianto sportivo comunale “Regione Garavella”, dal valore complessivo di 2 milioni e 500 mila
- Riqualificazione della piscina comunale, per 2 milioni di euro
- Realizzazione di nuove fermate bus e polo di interscambio per il trasporto pubblico locale, per un totale di 600 mila euro
- Messa in sicurezza idraulica del torrente Oitana nel tratto che coinvolge il Comune, dal valore di 3 milioni di euro
- Valorizzazione del territorio fluviale, per 1 milione e 500 mila euro
Quattro sono invece i progetti destinati all’incremento dell’inclusione e della coesione sociale:
- Rigenerazione del tessuto urbano con il completamento dell’infrastrutturazione in modo da favorire la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile green (urbanizzazione di aree di nuovo impianto), per un totale di 4 milioni di euro
- Rigenerazione urbana dell’edificio industriale dell’ex fabbrica Bona per realizzare spazi culturali, sociali e di co-working, dal valore complessivo di 8 milioni di euro
- Realizzazione di nuovi spazi in via Forneri nell’edificio dell’ex scuola materna (per famiglie e ragazzi) e nella caserma (per l’accoglienza), portando quindi a una rifunzionalizzazione del patrimonio comunale, per un investimento pari a 2 milioni e 500 mila euro
- Rigenerazione urbana del centro storico (in particolare piazza San Giovanni e piazza Carlo Alberto) con percorsi accessibili per i luoghi di culto e non e sistemazione dell’area adiacente alla chiesa di San Remigio, dal valore complessivo di 4 milioni
Recovery Plan, Carmagnola presenta progetti per 29 milioni di euro
L’ultima proposta si colloca, infine, nell’ambito delle infrastrutture per una mobilità sostenibile e prevede la realizzazione di un nuovo ponte della strada Provinciale 142 sul torrente Oitana, in località Tetti Peretti, per un investimento complessivo un milione di euro.
Relativamente alla scelta dei progetti da presentare per il Recovery Plan, il sindaco di Carignano Giorgio Albertino dichiara: “Si tratta di interventi che toccano diverse tematiche, ma che hanno in comune la volontà di garantire lo sviluppo della città e, di conseguenza, un livello più alto di vivibilità per i cittadini: di alcune proposte siamo in possesso di piani già delineati, mentre di altre abbiamo progetti di massima, valutazioni o studi non ancora ben definiti“.
Aggiunge Albertino: “La scelta delle proposte è stata determinata da vari fattori: tra questi, la possibilità di intervento da parte degli enti superiori, come la Città metropolitana di Torino, nell’effettiva realizzazione dei progetti“.
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