Dalla “Città che cresce” i commenti del sondaggio sui giovani e Carignano

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Durante la diretta di giovedì 25 marzo, alcuni membri del gruppo di cittadinanza attiva di Carignano “La città che cresce” hanno spiegato e commentato i risultati più rilevanti ottenuti dal sondaggio che ha avuto come protagonisti i giovani della città.

Dalla “Città che cresce” i commenti del sondaggio sui giovani e Carignano (foto: copertina del documento redatto dal gruppo)

Giovedì 25 marzo 2021, il gruppo di cittadinanza attiva “La città che cresce” di Carignano ha commentato in diretta alcuni risultati provenienti dal sondaggio sul rapporto dei giovani con la città, somministrato a settembre e a ottobre dell’anno scorso ai ragazzi nati tra il 1990 e il 2005.

A condurre la diretta Roberto Falciola, coordinatore del gruppo, e tre dei giovani carignanesi che hanno elaborato il sondaggio e analizzato i dati statistici: Marco Canavoso, Francesco Boggio e Giacomo Ferraro.

Introducendo i dati, Falciola ha affermato: “Siamo rimasti piacevolmente colpiti dal numero di ragazzi che hanno partecipato al sondaggio, quasi un terzo del totale, distribuiti in egual misura tra i due sessi -e ha aggiunto- Siamo tuttavia consapevoli che il questionario non ha validità scientifica a causa dell’assenza di un vero e proprio campione in quanto l’adesione è stata su base volontaria e promossa attraverso social network, stampa locale e manifesti nei punti vendita: ad ogni modo, riteniamo che i risultati siano interessanti poiché delineano le caratteristiche e le opinioni dei ragazzi sulla nostra città“.

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Marco Canavoso si è focalizzato sulla sezione relativa allo studio, al lavoro e agli interessi. Tra i dati maggiormente rilevanti, è stato constatato che il 62,4% dei ragazzi si dichiara studente, di cui il 10,7% studente-lavoratore. In particolare, relativamente a quest’ultima categoria, oltre il 60% frequenta l’università, mentre la percentuale restante è iscritto alla scuola superiore.

Tra le scuole secondarie che hanno riscontrato maggiore successo, vi sono il liceo scientifico (28%), l’istituto tecnico tecnologico (22%) e l’istituto tecnico economico (12%). La tendenza per queste materie rimane anche nella scelta universitaria: la maggior parte degli studenti è iscritto alla facoltà di economia (14%), di ingegneria (14%), medicina e professioni sanitarie (9%).

Il 47,1% degli studenti ha il proprio luogo di studi a Torino, mentre il 22,6% a Carignano: la maggioranza degli studenti raggiunge il proprio istituto con i mezzi pubblici (67%).

Attivato a Carignano lo sportello per il lavoro Vo.La.Re.

Poco meno di un terzo dei giovani è lavoratore, di cui il 26,6% stabile. Relativamente all’inquadramento lavorativo, il 25,3% ha firmato un contratto a tempo indeterminato; a seguire in ordine decrescente, l’apprendistato e il contratto a tempo determinato, rispettivamente il 21,3% e il 20%.

I settori di maggior impiego sono i servizi (29,8%) e il commercio (22,5%). Un dato molto importante è relativo alle ore di lavoro e al luogo, raggiunto prevalentemente con mezzi propri: secondo il sondaggio, infatti, il 37,5% dei ragazzi ha dichiarato di lavorare più di 8 ore al giorno; il 21,7% dei giovani svolge la propria attività a Carignano, mentre il 55,3% negli altri Comuni del Torinese.

Preoccupanti sono le statistiche riguardanti lo sportello Vo.La.Re (Volontariato-Lavoro-Responsabilità), utile per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro: solo il 28,6% infatti ne ha sentito parlare e di questa percentuale, solo il 5% ha usufruito del servizio.

Relativamente agli interessi dei giovani carignanesi, prevalgono la musica, lo sport all’aperto e il cinema. Carignano non sembra fornire però abbastanza strutture per approfondire le proprie passioni: infatti, il 47,4% dei ragazzi svolge le proprie attività al di fuori della città. Inoltre, quasi due terzi ha indicato di desiderare eventi musicali sul territorio.

I luoghi di incontro favoriti sono le abitazioni private, i pub e la piazza: a questo proposito, il 62% dei giovani ha lamentato la scarsità di luoghi di ritrovo e di aggregazione, sottolineando quindi delle criticità in merito.

In seguito all’intervento di Canavoso, ha preso parola Francesco Boggio che ha illustrato la sezione sportiva e delle “cose belle”.

Lo sport è risultato una questione molto importante per i giovani carignanesi: solo il 24,1% ha infatti dichiarato di non essere sportivo, mentre il 39,2% si reputa un amatoriale indipendente.

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Attraverso la dispersione sportiva, è stato inoltre notato che con l’aumentare dell’età si ha la tendenza ad abbandonare la pratica sportiva o a preferire un’attività più amatoriale a quella agonistica. Gli sport più praticati sono la palestra, il calcio/calcetto e il podismo.

Una grande attenzione è stata attribuita alle “cose belle”, ovvero le attività generali da svolgere in città. Più della metà dei ragazzi dichiara di non essere stato a un evento sportivo (54,5%), a un concerto (57,9%) e a teatro (64,8%) a partire da settembre 2019; solo il 27% sostiene invece di non essersi recato al cinema. In particolare, per quanto riguarda il teatro, una domanda si è incentrata sul Teatro Cantoregi: poco più della metà annuncia di aver assistito ad alcuni eventi; al contrario, il 13,7% sostiene di non conoscere la struttura.

Complice di questi risultati negativi è senza dubbio l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo che impedisce la frequentazione di determinati punti di ritrovo e lo svolgimento di manifestazioni.

Positivo è il rapporto dei giovani con la lettura: due terzi dei ragazzi ha ammesso di aver letto almeno un libro di propria scelta negli ultimi dodici mesi. Non si esclude però che questa percentuale sia legata alla situazione di emergenza sanitaria che ha costretto alla quarantena e, di conseguenza, a una maggiore quantità di tempo disponibile.

Inoltre, quasi la metà dei giovani non conosce la fiaccolata fino al Pilone Virle del 7 settembre e un terzo dei partecipanti non sa poi dell’esistenza del Museo civico Giacomo Rodolfo. Solo il 3% degli intervistati frequenta regolarmente la biblioteca comunale; il 76,2 si è recato nella struttura solamente qualche volta.

Questi dati hanno aperto una riflessione sulla conoscenza della storia di Carignano da parte dei giovani e della necessità di trasmettere nozioni relativamente al passato del territorio per non cancellare ciò che è accaduto.

A commentare i risultati è stato poi Giacomo Ferraro che ha preso in esame la partecipazione dei giovani ai principali eventi cittadini e la soddisfazione della vita nel Comune.

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Come immaginato, tra le manifestazioni più seguite e maggiormente consigliate agli amici si collocano ai primi posti la Sagra del Ciapinabò, il Carnevale e Fiori&Vini, eventi fortemente radicati nello spirito cittadino grazie alla tradizione passata che li contraddistingue.

La Festa dle masche, la festa di mezza estate e i mercatini di Natale hanno invece una partecipazione minore (intorno al 50%): si tratta in ogni caso di un risultato molto positivo essendo celebrazioni più recenti rispetto alle precedenti. Questo dato porta quindi a pensare che le novità in Carignano siano accolte con entusiasmo dalle fasce della popolazione di età inferiore.

Percentuali minori sono relative alla partecipazione attiva: solo il Carnevale ha ottenuto infatti un dato significativo (45,6%). A questo proposito, Ferraro dichiara: “É necessario sottolineare come il Carnevale nella piccola realtà di Carignano sia in grado di coinvolgere così tante persone, nonostante si svolga una volta all’anno e abbia un’importante e impegnativa preparazione alle spalle, come la costruzione dei carri“.

Per quanto concerne la qualità della vita dei giovani nella città sono stati indagati diversi aspetti. Prevalgono i giudizi intermedi con una tendenza al ribasso per quanto riguarda la viabilità cittadina, le aree adibite allo sport libero e individuale, la manutenzione del verde pubblico e la comunicazione dell’Amministrazione comunale.

Nello specifico, una domanda ha riguardato i mezzi di informazione più efficaci per restare aggiornati sugli avvenimenti in città: al primo posto compaiono Facebook e social network vari e i passaparola. I canali più ufficiali, come il sito internet del Comune e le testate giornalistiche locali, risultano invece meno seguiti.

Al contrario, la qualità dei trasporti pubblici ha ottenuto un punteggio mediamente positivo. A questo proposito, Falciola interviene: “Probabilmente, il servizio messo a disposizione agli studenti nei giorni feriali consente una media soddisfazione“.

Nonostante queste problematicità, a livello complessivo i giudizi sulla vita a Carignano sono medio-alti: il 69% dei giovani ha assegnato infatti un voto positivo (da 6 a 10 su una scala da 1 a 10) con un voto medio di 6,43 e mediano di 7. Queste opinioni incoraggianti trovano effettivo riscontro nella volontà del 35% del totale di vivere nel Comune anche in futuro o di trasferirsi in paesi o città limitrofi (22%).

Coloro che dichiarano di volersi spostare all’estero o in un’altra regione possono essere tuttavia motivati dalla possibilità di ottenere altrove, specialmente in centri urbani di dimensioni più grandi, delle occasioni di studio e lavorative che Carignano non ha la possibilità di offrire data la sua struttura.

Ferraro conclude: “Questi dati indicano una popolazione giovane che sa mettersi in gioco sugli eventi proposti, che recepisce positivamente le novità e che, oltre a dare una risposta concreta, ha anche una domanda ampia e variegata: sono presenti le possibilità e i margini per lavorare in questa direzione per questo target“.

Al termine della riunione è poi intervenuto il vicesindaco carignanese, Tonino Papa che ha affermato: “I dati che “La Città che cresce” ha fornito sono e saranno spunto di riflessione per l’Amministrazione attuale e per quelle future”.

Relativamente alla scuola, il vicesindaco ha ricordato: “A Carignano è presente un polo scolastico molto importante: sono tanti i giovani carignanesi che frequentano l’istituto superiore della città grazie all’ampia offerta formativa e agli indirizzi di studio in arrivo. Questa condizione positiva può rappresentare uno sviluppo per la città stessa. Infatti, la presenza di giovani che quotidianamente si recano a Carignano può spingere i ragazzi a frequentare il Comune anche per svolgere attività diverse“.

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Una parte del discorso di Papa è poi stata dedicata alla comunicazione: “Dal sondaggio è stata messa in risalto una gestione della comunicazione problematica relativamente agli avvenimenti e alle attività di Carignano: in realtà, ammetto che nell’ultimo anno il sito istituzionale è stato notevolmente aggiornato così come il bot di Telegram. I dati ottenuti però fanno riflettere sulla necessità di sviluppare questi mezzi di comunicazione, soprattutto sui social, e di rapportarsi non solo con le Associazioni ma con tutti i cittadini“.

In merito allo sport, il vicesindaco ha aggiunto: “A Carignano vi sono molteplici attività sportive e diverse associazioni: agli atleti offriamo tutte quelle che al momento sono le nostre strutture, sparse su tutto il territorio. É noto che in città sia assente un centro sportivo con funzione di polo aggregativo. A questo proposito, è stato individuato nell’area de “La Lucciola” il centro sportivo del futuro, con possibilità di svolgere calcio e atletica, che sarà anche un punto di aggregazione per i giovani“.

Infine, Tonino Papa ha concluso il suo intervento trattando il tema degli eventi cittadini: “Siamo soddisfatti che i giovani vedano nel Carnevale sia un futuro della tradizione sia un momento di aggregazione. Ci ha fatto anche piacere notare che manifestazioni più commerciali come il mercato del Ciapinabò e Fiori&Vini abbiano anch’esse un coinvolgimento abbastanza alto. É opportuno a questo punto riflettere su come coinvolgere maggiormente i giovani nella partecipazione degli eventi: l’obiettivo deve essere quello di dare continuità a queste feste“. 

Chiude il dibattito, Roberto Falciola che ha affermato: “In quanto gruppo di cittadinanza attiva, continueremo a riflettere sulle domande emerse dall’analisi dei risultati del sondaggio. Anziché individuare un’urgenza prioritaria rispetto ad altre, credo sia opportuno sviluppare un progetto globale sulla realtà giovanile in cui i giovani non siano solo i destinatari ma co-protagonisti delle scelte, delle prospettive e delle iniziative da costruire“.

Per maggiori informazioni è possibile guardare la diretta e consultare il documento redatto appositamente da “La città che cresce” sulla pagina Facebook del gruppo.