Carmagnola, duro scontro in Consiglio sull’ordine del giorno di PD e M5S

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La mancata discussione dell’ordine del giorno sulla lettera dell’assessore Cammarata a Conte e Azzolina, presentato da PD e M5S, ha suscitato l’indignazione delle forze politiche di opposizione presenti nel Consiglio comunale di Carmagnola, che hanno abbandonato la seduta. Sobrero: “nessuna censura”.

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I gruppi consiliari PD e M5S di Carmagnola parlano di “censura” da parte della Maggioranza rispetto al loro ordine del giorno sull’assessore Cammarata.

La mancata discussione dell’ordine del giorno sulla lettera dell’assessore Cammarata a Conte e Azzolina, presentato da PD e M5S, ha suscitato l’indignazione delle forze politiche di opposizione presenti nel Consiglio comunale di Carmagnola, che per protesta hanno da quel momento abbandonato la seduta online.

Questo il testo di un comunicato congiunto a firma dei due gruppi consiliari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle in merito a quanto accaduto ieri sera:

Pare che a Carmagnola esista un personaggio intoccabile, o meglio, addirittura innominabile: Alessandro Cammarata.
Durante il Consiglio Comunale di ieri sera abbiamo presentato un ordine del giorno congiunto, con cui proponevamo di prendere le distanze dalla lettera che l’assessore all’istruzione Cammarata aveva inviato alla ministra Azzolina sul tema delle mascherine a scuola.

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Il nostro documento era stato presentato una settimana fa e iscritto all’ordine del giorno senza obiezioni. La maggioranza, però, ha deciso che l’atto non poteva essere nemmeno discusso. Solo durante la seduta gli esponenti della maggioranza hanno posto e approvato una questione pregiudiziale, impedendo così che ci fosse un confronto sull’argomento.

Se possiamo parlare solo di ciò che fa comodo alla maggioranza, che senso ha la nostra presenza in Consiglio? Non sarebbe bastato discutere l’ordine del giorno, lasciando che ognuno lo commentasse e lo votasse come riteneva opportuno?

Noi non ci stiamo. Riteniamo che quanto avvenuto sia inaccettabile e crei un precedente gravissimo, per questo abbiamo abbandonato l’aula dopo il voto sulla questione pregiudiziale.

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Diametralmente opposta la versione del presidente del Consiglio comunale, Paolo Sobrero: “Nessuna censura, ma solo l’applicazione di una norma del regolamento -dichiara- Un capogruppo ha sollevato una questione molto semplice: il regolamento del Consiglio comunale non prevede che gli ordini del giorno possano essere presentati per “prendere le distanze” da nessuno. È stata comunque data la facoltà di parola a tutti i gruppi consiliari, seguendo poi con la votazione che ne ha determinato il non proseguimento della discussione“.

Ma perché l’ordine del giorno è stato ugualmente inserito nei punti da discutere? “Il documento era stato protocollato precedentemente allo svolgersi della conferenza dei capigruppo: vedo quindi eccessivo parlare di censura, ma di semplice applicazione del regolamento in maniera più che democratica -conclude Sobrero- Spesso capita di non condividere le opinioni espresse da altri consiglieri ma non è l’ordine del giorno lo strumento adatto per discutere le opinioni di qualcuno“.

Aggiunge il sindaco Ivana Gaveglio: “Sono molto dispiaciuta dell’abbandono della seduta da parte dei consiglieri di minoranza e, ancora di più, per le loro dichiarazioni di oggi -dichiara- Il Consiglio comunale ha garantito l’esercizio della Democrazia, evitando invece di ergersi a censore nei confronti di dichiarazioni fatte a titolo personale“.

Anche per Gaveglio, non si è trattato di censura “bensì di Democrazia vera: si è regolarmente votato in merito alla questione pregiudiziale, per evitare di cadere in posizioni pericolose, come quella portata avanti da questo ordine del giorno. Non partecipare alle successive discussioni è un comportamento poco attento nei confronti dei cittadini“.